Trascrizione figli coppie gay, Ministro Roccella chiude ai sindaci. Gualtieri insiste “Vogliamo incontro con Meloni e Piantedosi”

“Loro non stanno protestando contro la circolare Piantedosi ma contro la sentenza della Cassazione”. E’ scontro duro tra il ministro della Famiglia Eugenia Roccella e i sindaci “disobbedienti” sulla trascrizione dei figli delle coppie gay che ieri avevano inviano una dichiarazione congiunta alla stessa ministra. Immediata la riposta di Roberto Gualtieri

Scontro duro, contrapposizione netta, rottura di fronte. Chiamatelo come volete, ma il botta e risposta tra i “sindaci disobbedienti” e la ministra della Famiglia del Governo Meloni Eugenia Roccella sul tema delle trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali, è di quelli che porteranno all’ennesimo dibattito infuocato sulla vicenda.

Ministro della Famiglia Eugenia Roccella
Ministro della Famiglia Eugenia Roccella, foto Ansa

Le parole della Roccella  irrompono sulla giornata politica a meta del pomeriggio, la lettera dei 7 primi cittadini era arrivata nella tarda serata di ieri. “Non c’è un confronto da fare. Ci sono leggi e una sentenza precisa. I sindaci sanno quello che possono e che non possono fare.  Sono disobbedienti? No, è qualcosa che decidono loro sapendo che c’è una sentenza che non applicano. Non c’è qualcosa da contrattare. Loro non stanno protestando contro la circolare Piantedosi ma contro la sentenza della Cassazione. Quindi dovrebbero avere casomai un dialogo con il presidente delle sezioni unite. C’è una sentenza molto precisa che dice determinate cose”, ha spiegato la Roccella.

Trascrizione figli coppie gay, Ministro Roccella chiude ai sindaci: “C’è una sentenza precisa”

Ministro della Famiglia, Eugenia Roccella
Ministro della Famiglia, Eugenia Roccella, foto Ansa

Mentre  alla domanda su che cosa pensi, a livello umano, della richiesta dei sindaci di incontrare la premier Giorgia Meloni per un confronto sul tema, la ministra ha  risposto: “A livello umano? I sindaci si incontrano tutti i giorni. Io non ho deleghe in materia”. Chiara, esplicita, diretta. Come era già per altro stata anche nei giorni passati. Facendo poi un passo indietro, spieghiamo meglio quali sindaci avessero voluto inviare la nota congiunta alla quale oggi appunto ha replicato il membro dell’esecutivo. A prendere posizione sono stati i primi cittadini  di Roma Roberto Gualtieri, di Milano Beppe Sala, di Napoli Gaetano Manfredi, di Torino Stefano Lorusso, di Bologna Matteo Lepore, di Firenze Dario Nardella, di Bari Antonio Decaro. Che avevano scritto: “L’esperienza quotidiana delle amministrazioni locali dimostra che esistono domande di tutela alle quali non si riesce a dare adeguata risposta. La vita famigliare delle persone LGBT+ risulta, nell’assetto normativo attuale, non ancora compiutamente riconosciuta, generando disparità di trattamento nel quadro dell’Unione Europea. Per questo consideriamo fondamentale contrastare ogni discriminazione e garantire pienamente i diritti dei figli delle coppie omogenitoriali, e sentiamo forte la necessità di azioni comuni che vogliamo condividere con i Sindaci di ogni orientamento politico”, E avevano poi aggiunto e chiuso la nota. “ Saremo a Torino il 12 maggio per ribadire le nostre posizioni comuni”.

La replica del sindaco Gualtieri: “Roccella fa confusione, vogliamo incontro con Meloni e Piantedosi”

Roberto Gualtieri, sindaco di Roma
Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, foto Ansa

Ma nello stesso pomeriggio di oggi arriva immediata la replica, altrettanto forte del sindaco della Capitale Roberto GualtieriMi sembra che la Ministra Roccella continui a fare confusione tra sentenze che trattano fattispecie differenti. L’ultima sentenza della Corte di Cassazione del dicembre 2022, a cui fa riferimento, tratta infatti sempre un caso di maternità surrogata. Quella sentenza indica l’adozione in casi particolari come strada da seguire per il riconoscimento della doppia genitorialità nei casi di GPA. Noi invece stiamo parlando di altro. Di bambini con due mamme, di cui una delle due ha portato avanti la gravidanza. Per questi casi ci sono varie sentenze delle corti, cassazione e costituzionale, che riconoscono la possibilità di trascrivere gli atti di nascita esteri con due mamme per la tutela del superiore interesse del minore e che nel fare questo non esiste alcuna contrarietà all’ordine pubblico”.

Prosegue ancora Gualtieri nella nota diffusa alla stampa, “Stiamo parlando di bambini figli di due donne, di cui una delle due ha portato avanti la gravidanza. La GPA non c’entra nulla. È partendo proprio da queste analisi che con gli altri Sindaci, nell’incontro di ieri sera, abbiamo deciso di proseguire sulla strada delle trascrizione degli atti di nascita esteri con due mamme, senza GPA. Come Sindaci sentiamo forte la responsabilità e la necessità di azioni comuni che diano risposte concrete alla richiesta di tutela da parte di tutte le famiglie che vivono nelle nostre città. Consideriamo fondamentale pertanto contrastare ogni discriminazione e garantire pienamente i diritti dei figli delle coppie omogenitoriali. È per questo che riteniamo inoltre necessaria una iniziativa legislativa verso alcuni passi non più rinviabili quali:
il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali;
il matrimonio egualitario con il conseguente accesso alle adozioni così come previsto per le coppie eterosessuali.
Crediamo infine che un confronto costruttivo con la Presidente Meloni e il Ministro Piantedosi sia più che mai necessario per trovare quelle soluzioni che possano garantire serenità e tutele a tutti i minori del nostro Paese”. 

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