E’ clamoroso quanto successo in una partita: l’arbitro nel finale del match sbaglia e si dispera. La decisione presa successivamente è inevitabile.
La Serie C ormai si avvicina alla volata finale e in questo momento, soprattutto nel Gruppo A, ogni punto fa la differenza sia nella parte alta o bassa della classifica. E in Vicenza-Arzignano, sfida vinta dagli ospiti con il punteggio di 3-2, quanto successo nel finale della partita ha davvero dell’incredibile.
Il protagonista in negativo è stato l’arbitro Giuseppe Mucera. Il direttore di gara della sezione di Palermo, infatti, ha fischiato la fine del match al 94′ e non al 95′ (considerando i cinque minuti di recupero ndr). Un errore a cui ha posto rimedio direttamente il fischietto siciliano dopo qualche secondo di disperazione per la svista.
Il signor Mucera, infatti, si è scusato con il pubblico presente al Menti e con i giocatori di casa e chiesto alla squadra ospite, che aveva iniziato i festeggiamenti per una vittoria storica, di rientrare in campo per disputare gli ultimi 60″. Alla fine, però, il risultato non è cambiato e l’Arzignano ha portato a casa tre punti d’oro.
La reazione dell’arbitro all’errore fatto è diventata subito virale. Il direttore di gara, infatti, ha capito subito di aver sbagliato e si è messo le mani sul volto dalla disperazione. Subito dopo, anche grazie alla reazione dei padroni di casa che non sono andati a protestare, ha chiesto ai giocatori dell’Arzignano di tornare in panchina ed ha fatto riprendere la partita.
Un ultimo minuto che non ha assolutamente cambiato il destino del match. L’Arzignano è riuscito a resistere al tentativo di forcing dei padroni di casa ed ha portato a casa una vittoria storica. Per i biancorossi, invece, una nuova sconfitta che sembra confermare una situazione davvero molto complicata soprattutto in ottica play-off.
Quella contro il Vicenza per l’Arzignano è una vittoria storica. Il club veneto, infatti, non aveva mai conquistato i tre punti in casa dei biancorossi. Un successo che consente al club gialloblu di rientrare in piena lotta per i play-off e quindi per sognare una promozione in cadetteria. Compito non semplice considerando anche le squadre presenti, ma tutto può succedere.