A cosa ci riferiamo quando parliamo di Generazione Z? Loro non bevono e non fumano ma secondo una ricerca puzzano di naftalina.
“Dal 1999 al 2019, nei paesi a più alto reddito, uomini e donne fra i 12 e i 16 anni hanno messo in campo una austerity dello spasso” è questo quello che rivela una ricerca portata avanti dalla Social Science & Medicine riguardo ai cambiamenti dei costumi giovanili.
Ma da chi è composta la Gen Z, ebbene sono i giovani della terza età attentissimi a che ci sia sempre il rispetto verso l’ambiente e che le colpe dei padri, non possano in nessun modo ricadere sul mondo dei figli e ancora attenti allo spreco di carne e anche all’uso delle volte fin troppo nervoso delle sigarette. Insomma vengono definiti come i giovani che non bevono, non fumano, non amano e puzzano pure di naftalina.
E’ un fatto che circa trent’anni fa i giovani di soli quindici anni che fumavano erano circa il 26% della popolazione, mentre oggi sono solo il 10%, un cambiamento davvero netto che da un certo punto di vista fa capire come le cose siano progredite e in meglio rispetto al passato.
E’ un dato che non lascia spazio a nessun tipo di dubbio e che ha a che fare con il cambio esponenziale delle abitudini dei giovani del mondo che già come detto prima hanno cambiato il loro modo di pensare e di ragione anche rispetto al fumo o al rispetto dell’ambiente.
Proprio in queste ore anche in altre parti del mondo, come ad esempio l’Irlanda, la Commissione Europea sta per dare il via libera alle avvertenze sanitarie sui vini, le birre e i liquori e in attesa di una vera e propria autorizzazione, l’Organizzazione Mondiale del Commercio: “Apporre il monito su tutte le bottiglie, zavorrare l’export e incentivare i birromani a posare il boccale”.
Ma non è l’unico Stato, stando ad una ricerca approfondita, pare che un netto cambio di rotta è anche quello che si è registrato in Australia, Regno Unito, USA, Paesi Bassi e Nuova Zelanda, dove proprio negli ultimi quindici anni c’è stato un netto cambio di tendenze, le cose che prima andavano di moda, adesso nella maggior parte dei casi vengono evitare e tra queste anche l’alcool piuttosto che il fumo e cosi via.
“Il ragazzo carnivoro di esistenza rende l’anima al dio del senso civico. Nonché al mantra della responsabilità. Si può sperare torni giovane come Benjamin Button, ma non è facile rifiorire con l’età. Nato timorato, il ragazzetto è già vecchio ventenne. Ed eterno ventenne gli sembra suo padre, disattento alla salute, fautore di un lifestyle sconsiderato” queste le parole conclusive che arrivano dalla ricerca di cui abbiano parlato poco prima.