Paolo Barelli, neocapogruppo di Forza Italia alla Camera, “nessun cambiamento di linea nel partito e sul Pnrr dico…”
E’ stato uno degli uomini della settimana politica. Paolo Barelli acclamato di nuovo capogruppo alla Camera nelle file di Forza Italia, ha sostituito Alessandro Cattaneo, non senza che la cosa evitasse smottamenti.
La nota dei cambiamenti, insieme ai nomi dei nuovi coordinatori regionali del partito di Silvio Berlusconi, era arrivata nella serata di sabato scorso. Rumors, ricostruzioni, retroscena e analisi politiche si sono susseguite in questi giorni, fino ad arrivare appunto 48 ore fa alla acclamazione ufficiale durante l’assemblea dei deputati di Forza Italia. Ed oggi, piaccia o non piaccia a tutti, è lui, Barelli, la vecchia/nuova rappresentanza politica di coloro che siedono per il partito del Cavaliere sugli scranni di Montecitorio.
“Nessun cambiamento di linea, siamo e restiamo berlusconiani, chi non lo è non fa molta strada. Battute a parte, ritengo che Forza Italia nel suo dna è un pilastro del Centrodestra. Siamo proiettati alle prossime elezioni europee, vogliamo essere decisivi ed avere peso. Governisti? Siamo un pilastro del Governo di Centrodestra”. Così Paolo Barelli, ospite questa mattina ad Omnibus su La7. Barelli ha poi aggiunto: “Non è stato allontanato nessuno. Alessandro Cattaneo è stato un mio deputato nella scorsa Legislatura quando ero già Capogruppo ed oggi ha un incarico molto importante, è Vice Coordinatore Nazionale di Forza Italia”. Tanti i temi toccati dal capogruppo nel salotto mattutino di La7, compreso quello del conflitto in Ucraina, “Penso che sull’Ucraina ci sia un dibattito in corso più di posizionamento politico in avvicinamento alle prossime tornate elettorali. Al di là di questo, è chiaro che tutti vorremmo la pace e speriamo che giunga il più presto possibile. Tutti siamo fermamente convinti e consapevoli di chi sia l’aggredito e chi l’aggressore, ma è altrettanto chiaro che la pace devono volerla anche e soprattutto i protagonisti della guerra”.
Ma sono le polemiche sui ritardi del Pnrr e l’approvazione del Codice degli Appalti a tenere banco tra maggioranza e opposizioni in queste ore, sottolinea Barelli ad Omnibus “”Penso che il nostro Paese abbia delle difficoltà da risolvere, snellendo le procedure. La burocrazia intralcia un processo che deve essere invece rapido e di qualita’. Nessuno mette la polvere sotto il tappeto, come ho sentito dire: il nostro Paese ha queste difficolta’ che provengono dal passato. Anche durante il governo Draghi ci furono contestazioni per i ritardi sull’attuazione del Pnrr ereditati dal governo Conte. Nessuno ha la bacchetta magica”. Poi, arrivando a Montecitorio e braccato dai cronisti, aggiunge “Un treno che arriva in ritardo è perchè è partito in ritardo, senza che su questo ci siano delle precise responsabilità“.
Mentre sul fronte dell’approvazione del nuovo Codice degli Appalti anche in relazione alle polemiche di giornata nate dalle dichiarazioni, poi ridimensionate, del numero uno di Anac, il neo capogruppo ha dichiarato ” Stiamo lavorando anche sulle riforme, come il Codice appalti. Abbiamo necessita’ di accelerare i tempi e dare velocita’ alle opere e alle realizzazioni. Non c’e’ preoccupazione: piuttosto, tutti assieme, con grande impegno, dobbiamo rimettere in carreggiata il Paese su Riforme e Pnrr“. Ma è ancora davanti ai cronisti abituati ad attendere il passaggio dei parlamentari, che Barelli regala il segreto non segreto di Forza Italia “Dobbiamo arrivare ad una riforma della giustizia, una giustizia giusta, senza lacci o lacciuoli in abbondanza, e sulla riforma del Codice degli Appalti Forza Italia non fa polemica, ma terremo in considerazione le osservazioni di chi le fa”