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Superstite di Rigopiano: “La Meloni ha letto la lettera di mia figlia e si è commossa”

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Paolo Colantoni

Giampaolo Matrone, che nella strage di Rigopiano perse la moglie, ha incontrato il Premier: “Le abbiamo chiesto di non fare come gli altri”

Una  delegazione dei familiari delle vittime della tragedia di Rigopiano, è stata ricevuta a Palazzo Chigi dal Premier Giorgia Meloni. Accompagnati dal Governatore della Regione Abruzzo Marsilio, hanno esternato al Primo Ministro italiano, tutta la rabbia dopo al sentenza di primo grado, che si è conclusa con una lunga serie di assoluzioni. “La Meloni è stata molto felice di vederci. Era molto presa dalla situazione e conosceva ogni singolo dettaglio della tragedia che ci ha colpito” dichiara in esclusiva a Notizie.com Giampaolo Matrone, superstite della tragedia avvenuta a Rigopiano il 18 gennaio 2017 e nella quale persero la vita 29 persone a causa di una valanga che investì l’Hotel Rigopiano di Farindola.

Giampaolo Matrone, superstite della strage di Rigopiano ha incontrato il Pemier Giorgia Meloni – Notizie.comc

Cosa avete chiesto al Premier Giorgia Meloni?
“Niente di esplicito. La prima richiesta è stata sulla possibilità di creare una commissione che indaghi su questa strage, senza affidare le indagini alle persone del posto. Come accade nelle indagini sulle strage mafiose. Il Premier si è appuntata tutto ed è sembrata disponibile. Ci ha detto che se si può fare, verrà realizzata. Poi ho parlato direttamente io”.

Cosa ha detto al Premier?
“Le ho portato la lettera di mia figlia Gaia. Una lettera molto profonda e toccante. Lei, da madre sà perfettamente cosa vuol dire avere una bambina e si è immedesimata nella storia di mia figlia, che da sei anni non ha più una mamma. L’ha presa, ha letto l’inizio, si è commossa e mi ha detto che l’avrebbe letta tutta dopo, quando era sola. ‘Non ce la faccio adesso’, mi ha detto. Gaia alla fine della lettera le ha chiesto che le piacerebbe incontrarla di persona. Ha molta stima di lei, probabilmente per aver visto tanti video su Tik Tok di Giorgia Meloni. La guarda davanti alla tv quando parla e vorrebbe tanto incontrarla. Speriamo che ciò sia possibile”.

Le famiglie delle vittime di Rigopiano chiedono giustizia – Notizie.com

Le hai chiesto altro?
“Le ho detto che noi siamo stati già ricevuti, dall’allora Premier Gentiloni, dal Presidente Mattarella. Si erano segnati i nostri numeri, le nostre richieste e ci avevano detto che ci avrebbero ricontattati. Cosa che non è stata mai fatta. Stavolta ho chiesto a Giorgia Meloni di non fare come gli altri. Non vogliamo pacche sulle spalle, ma che qualcuno ci segua e che ci dia, per quello che è possibile fare, la sensazione di esserci vicino”.

Si è impegnata a nome del Governo per seguire la vicenda?
“Sapeva tante cose: che era caduta l’accusa più grande, ovvero di disastro colposo, sapeva che c’era il rischio prescrizione e ci ha detto che lavorerà per evitarlo. Sapeva anche che per un processo con rito abbreviato, ci sono voluti sei anni e mezzo e ci ha chiesto il perchè. Noi abbiamo provato a spiegare tutto quello che è accaduto, tra scioperi fatti ad hoc ed altro. Abbiamo poi parlato delle altre stragi e di come le assicurazioni sono scese in campo di fronte a disastri come il Ponte Morandi o altri. Le abbiamo chiesto se, anche in questo e di fronte alla possibilità di un nuovo processo civile, ci fosse la possibilità di avere una mano, per sostenere tutte le spese che saranno necessarie. E’ vero che nel penale la responsabilità deve essere accertata, ma nel civile non è così. Se ci sono enti che hanno sbagliato è giusto mettersi a tavolino tutti insieme”.

 

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