E’ un racconto molto importante e al tempo stesso commovente quello che Elena Di Cioccio ha fatto ieri sera all’interno del programma condotto da Belen Rodriguez e che forse ha aperto gli occhi a molte persone, ancora troppo inesperte sull’argomento.
“In questi 21 anni, mentre le terapie mi consentivano via via di vivere una vita sempre più normale, ad uccidermi è stata una smisurata vergogna di me stessa. Ho vissuto la malattia come se fosse una colpa. Pensavo che tra me e l’altro, la persona peggiore fossi sempre io. Mi sentivo sporca, difettosa. Avevo timore di essere derisa, insultata, squalificata dal pregiudizio che ancora esiste nei confronti di noi sieropositivi. Così per difendermi, ho nascosto la malattia iniziando a vivere una doppia vita. Una sotto le luci della ribalta e un’altra distruttiva e depressa” ha svelato la conduttrice con un velo di malinconia, la stessa che negli anni l’ha fatta anche vergognare della situazione in cui si era trovata, malgrado la colpa non fosse la sua.
Poi la guarigione: “Oggi sono fiera di me, non mi vergogno più, e l’Hiv che è molto diversa da come ve la immaginate. Io non sono pericolosa, sono negativizzata e finché mi curo io non posso infettare nessuno. Potete toccarmi, abbracciarmi, baciarmi e tutto il resto. Se volete continuare ad avere paura, io lo accetto, però girate lo sguardo verso il vostro vero nemico. L’ignoranza”.