Si corre domenica una delle cinque “classiche monumento”: Il Giro delle Fiandre aprire finalmente il programma delle delle grandi classiche del nord. Scopriamo percorso, segreti, favoriti e riferimenti dell’edizione 2023.
È una delle corse più affascinanti in calendario, la prima grande classica del nord, che anticipa di una settimana la Parigi-Roubaix.
Il Giro delle Fiandre, o la Ronde, come la chiamano i padroni di casa, è pronta a regalare sorprese e spettacolo come ogni anno. Ideata dal giornalista Karel Van Wynendaele, fondatore del giornale Sportwereld, la corsa si tenne per la prima volta il 25 maggio 1913, quella che si correrà domenica è l’edizione numero 107. Nessuno l’ha vinta più di tre volte, tra questi c’è anche un italiano, Fiorenzo Magni, che la vinse tra il 1949 e il 1951. L’ultimo italiano a vincerla è stato Alberto Bettiol nel 2019. La corsa, celebre per i suoi muri e suoi tratti sul pavé, infiamma gli appassionati di ciclismo. L’edizione di quest’anno partirà da Bruges, come non succedeva da sette anni. Primi chilometri abbastanza tranquilli, dove non ci si deve attendere grosse sorprese, poi però ecco le prime difficoltà. Dopo 110 km, si arriva all’Huisepontweg, primo tratto in pavé della gara. Subito dopo arriva il primo muro, il Korte Ast, antipasto degno per arrivare per la sull’Oude Kwaremont (2200 metri al 4% e 11,6% massimo).
Fiandre: percorso e favoriti
E qui comincia, per i corridori il vero inferno: ottanta chilometri muri e tratti in pavé, secondo passaggio sull’Oude Kwaremont (quando saranno passati 219 km dall’inizio della corsa) seguito dal primo passaggio sul Pateberg (360 metri al 12,9% di pendenza media e 20,9% di massima). La selezione sarà qui ormai completa, ma la corsa regala ancora difficoltà: perché seguono altri muri, prima del terzo passaggio sull’Oude Kwaremont e il secondo sul Paterberg. Solo quando mancheranno tredici chilometri all’arrivo si scollina e i corridori potranno andare in pianura fino al traguardo. I favoriti non possono che essere Wout Van Aert, Tadej Pogacar e soprattutto Mathieu Van der Poel. L’olandese – già vincitore alla Sanremo quest’anno – potrebbe centrare il terzo successo al Fiandre, eguagliando i vari Magni, Cancellara, Boonen, Buysse, Leman e Museeuw. Occhio, però, alle sorprese: Mads Pedersen (2° nel 2018) della Trek può diventare un candidato per la vittoria.
Così come Julian Alaphilippe, Matej Mohoric, Kasper Asgreen (vincitore nel 2021), Dylan Van Baarle, Stefan Kung e Thomas Pidckock. Speranze italiane riposte in Alberto Bettiol che, però, non vive un momento di condizione particolarmente positivo.