Liberarsi degli ippopotami che erano stati comprati da Pablo Escobar non è cosa davvero semplice, per la Colombia potrebbe costare molti soldi.
Forse non tutti lo sanno ma in Colombia esistono ancora gli ippopotami appartenuti a Pablo Escobar, tanto per capirci si tratta di un maschio e tre femmine che il celebre narcotrafficante aveva comprato illegalmente dagli Stati Uniti, alla fine degli anni 80 per poterli mettere nella sua tenuta privata.
Ebbene, dopo la sua morte questi esemplari si sono trovati liberi di andare per le aree paludose del luogo dove hanno continuato a proliferare senza controllo, al momento in Colombia sembrano esserci circa 130 esemplari che con il passare del tempi potrebbero anche aumentare e quindi si cerca una soluzione.
Quello che certamente non si può fare è abbatterli, quando infatti nel 2009 è stato ucciso uno degli esemplari, le immagini di quell’episodio ha causato una forte indignazione, altra ipotesi non praticabile è quella della castrazione visto che si riproducono molto velocemente e quindi le autorità colombiane hanno quindi stabilito che spedirli all’estero.
“Bogotà ha deciso di spedire 10 ippopotami nella riserva di Ostok, nel Messico settentrionale, e altri 60 in una località in India che non è stata ancora rivelata. L’intera operazione avrà un costo di 3,5 milioni di dollari” queste le parole dette all’agenzia France Presse dal proprietario della riserva di Ostok, Ernesto Zazueta.
Insomma pare proprio che la sorte di questi esemplari di ippopotami continui a dividere il Paese, da una parte ci sono infatti le persone che insistono sul grande valore della specie anche come attrazione turistica e dall’altra invece la preoccupazione per l’ambiente e per la comunità dei pescatori locali, opzione che al momento pare avere avuto la meglio.
“Quando le autorità colombiane hanno riconosciuto per la prima volta la velocità con cui la popolazione di ippopotami stava crescendo sono state attuate misure per ridurne il numero. Nel 2009, però, sono state divulgate foto dell’uccisione di Pepe, il maschio di Escobar, da parte dei soldati. Questo ha portato alle proteste degli attivisti per i diritti degli animali. Il Ministero dell’ambiente è quindi sprofondato in una sorta di paralisi istituzionale” ha affermato Jorge Moreno Bernal, paleontologo dei vertebrati presso l’Università del Nord a Barranquilla, in Colombia e ancora: “Gli ippopotami non sono endemici della Colombia questa specie è originaria dell’Africa subsahariana”.
Insomma pare proprio che non ci possa essere alcun dubbio sulla decisione da prendere, considerando anche il fatto che stando ad alcuni studi, per potere azzerare la popolazione degli ippopotami, è necessario rimuovere almeno 30 esemplari ogni anno.