Meloni: “Siamo i primi a vietare la produzione di cibo sintetico, non per attaccare ma per difendere”

Il Presidente del Consiglio spiega le sue decisioni e quelle del Governo sul Fisco e sui prodotti alimentari italiani da difendere

Falso dire che facciamo condoni, orgogliosa della candidatura della cucina italiana come patrimonio Unesco e anche per questo cerchiamo di difendere e tutelare i nostri prodotti, vietando anche la produzione di cibo sintetico…”. A parlare è il presidente del Consiglio Giorgia Meloni attraverso la sua consueta rubrica che fa su Facebook “Gli Appunti di Gorgia”. Il Premier ha voluto spiegare una serie di cose, mettendo le cose in chiaro su determinati argomenti come il Fisco, ad esempio, ma anche la difesa e la tutela del prodotto alimentare italiano.

Il Premier
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni mentre parla nella sua rubrica “Gli appunti di Giorgia” (Ansa Notizie.com)

L’orgoglio della Presidente è sul prodotto del Belpaese e i successi che ottiene nel mondo come la candidatura a patrimonio dell’Unesco: “Ne sono entusiasta perché noi viviamo in tempi nei quali perfino il cibo che mangiamo finisce sotto la lente. L’Italia è una superpotenza alimentare, sono secoli di tradizione e di saperi oggi minacciati da letture distorte e dagli interessi di grandi lobby che vorrebbero uniformare tutto e così colpire quella specificità che è elemento fondamentale dell’identità”. Proprio per questo probabilmente il Premier Meloni ha specificato il provvedimento preso sul cibo sintetico: “Siamo la prima nazione che ha deciso di vietare la produzione di cibo sintetico, siamo stati i primi ma chissà che qualcuno non ci segua“. E con un’aggiunta che fa capire bene le intenzioni, anche perché ci tiene  a specificare che il suo non è un “attacco” ma “difendere la salute dei cittadini”

E sul Fisco: “Il nostro non è un condono”

La decisione
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Ansa Notizie.com)

Quasi si arrabbia quando passa a parlare del Fisco e di tutto quello che si dice su questo provvedimento, la Meloni ci tiene a precisare alcune cose anche per stoppare polemiche sterili che arrivano dall’opposizione: “C’è una norma che proroga i termini per regolarizzare la propria posizione a chi ha un contenzioso, che proroghiamo fino all’autunno”. Poi l’affondo del Premier: “È un altro passo verso la tregua fiscale. C’è anche una norma che adegua alla nostra tregua fiscale le attuali norme penali. E’ stata fatta su questo tema molta polemica e confusione, particolarmente nel caso di chi ha un contenzioso con lo Stato per omesso versamento. L’opposizione dice abbiamo introdotto un condono tributario penale ma noi di condoni non facciamo“, ha sottolineato il presidente del Consiglio.

Noi, che con la tregua fiscale abbiamo previsto una rateizzazione dei pagamenti di chi vuole adeguarsi – ha aggiunto – ci limitiamo semplicemente ad adeguare questa norma, stabilendo che il processo rimane sospeso fino a quando l’Agenzia delle Entrate non conferma che le rate che devi pagare le stai pagando regolarmente”.

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