Il difensore coreano è finito al centro delle polemiche per alcune frasi rilasciate in zona mista. Ha utilizzato il proprio profilo social per correggere il tiro e chiedere scusa.
Frasi fraintese, è scoppiato un caso nazionale. Al centro della questione (e delle polemiche) Kim Min-Jae del Napoli, una delle colonne portanti di Luciano Spalletti. Arrivato in estate per sostituire il partente Koulibaly, non lo sta facendo rimpiangere e anzi, non sta sbagliando una partita trascinando il Napoli come leader difensivo. Convocato dalla Corea del Sud, si è autodefinito “mentalmente stanco” dopo l’amichevole disputata in patria contro l’Uruguay.
Partita finita 2-1 per la Celeste. Una dichiarazione, quella di Kim, che ha fatto scattare l’allarme e la conseguente preoccupazione. “Vuole lasciare la Nazionale? Sta rinunciando alla maglia della Corea?”: sono state queste le domande che si sono posti in primis gli addetti ai lavori, poi tutti i tifosi coreani. Il calciatore, impiegato a tempo pieno da Spalletti in questa stagione, è uno dei protagonisti principali della corsa Scudetto che vede il Napoli in volata ormai da più di 3 mesi. Le sue frasi, pronunciate dopo una prestazione tutt’altro che convincente, sono sembrate a maggior ragione sibilline. “Sono mentalmente stanco”, ha detto ai giornalisti presenti in zona mista senza nemmeno fermarsi. E poi: “Voglio concentrarmi sulla mia squadra piuttosto che sulla Nazionale. Non ho altro da dire ora”. E via sull’aereo di ritorno, direzione Napoli.
Mancano undici giornate di campionato, ci sono anche le ambizioni Champions da portare avanti, agevolate da un tabellone che permette di sognare fino in fondo. Kim ha lasciato tutti perplessi e per questo motivo, una volta rientrato in Italia, ha corretto il tiro con un post sul proprio profilo Instagram. Una rettifica doverosa per la discussione scoppiata subito in Corea del Sud. “Mi dispiace se le mie parole hanno ferito qualcuno, ma non era quello il senso”, ha spiegato sul social. “Sono un elemento rappresentativo di questa Nazionale, non l’ho mai data per scontata. Anche quando non stavo bene fisicamente oppure quando ho dovuto viaggiare per il mondo pur di rispondere alla convocazione”. Chissà se il messaggio basterà per placare l’agitazione. Spalletti nel frattempo è pronto a riabbracciarlo per proseguire in una stagione caratterizzata soltanto da luci. Di un’ombra, almeno a Napoli, nemmeno… l’ombra.