Oscar Pistorius e la libertà vigilata: proprio negli ultimi minuti arrivano delle importanti novità in merito al processo in cui è condannato
Nel 2013 un gravissimo episodio di cronaca sconvolse il mondo sportivo. Ovvero quello della morte di Reeva Steenkamp, uccisa nella sua abitazione. In merito a questa vicenda fu condannato Oscar Pistorius. Il campione paralimpico sudafricano venne condannato dalla Corte Suprema d’Appello di Johannesburg a 13 anni e 6 mesi di reclusione per via dell’omicidio della sua fidanzata. Nel frattempo arrivano notizie in merito sulla sua possibile “libertà vigilata“. Se ne stava discutendo già da qualche settimana, fino a quando non è arrivata la conferma ufficiale da parte del suo avvocato.
Nel frattempo sono arrivate anche le parole da parte della madre della vittima di questa storia. La donna, fa sapere ai giornalisti, non crede affatto alla versione dell’ex atleta. Così come non crede al fatto che si sia pentito di aver ucciso la sua fidanzata e nemmeno alla sua riabilitazione. Parole dure quelle che escono dalla bocca della signora June Steenkamp. Poco prima del suo arrivo all’udienza si è intrattenuta con i giornalisti dove ha rilasciato qualche dichiarazione importante. Anche l’avvocato della famiglia della modella uccisa non cambia versione: ovvero che Pistorius le abbia tolto la vita in maniera volontaria provocando non pochi danni alla loro figlia.
Niente libertà vigilata, quindi, per Oscar Pistorius. Lo ha annunciato direttamente il suo legale. Queste sono alcune parole che arrivano direttamente dalla Corte: “Il detenuto non ha completato il periodo minimo di detenzione stabilito dalla Corte“. L’udienza si è svolta nel carcere di Atteridgeville, vicino alla capitale Pretoria. Proprio dove l’uomo sta scontando la pena. Non è finita qui visto che, in un comunicato, è stato reso noto che all’ex campione sudafricano verrà concessa un’altra udienza nell’agosto del 2024.
Nel giorno di San Valentino di dieci anni va ‘Blade Runner‘ (così chiamato dai suoi tifosi e dal mondo sportivo) uccisa la sua fidanzata sparandole contro quattro colpi di pistola. Risultati fatali per la modella. Il tutto accadde nella loro abitazione di Pretoria. I pm lo avevano accusato di aver ucciso la donna per motivi legati alla gelosia. Ipotesi che è sempre stata respinta da parte dell’ex atleta che ha ribadito, in più di una occasione, di averla scambiata per un ladro. Nonostante non avessero mai trovato prove in merito, il giudice lo ha ritenuto colpevole di omicidio colposo.