Il vicepresidente della Camera è al centro del dibattito politico per aver presentato una legge che può mettere in difficoltà
Bandire le parole straniere nel vocabolario italiano. Ad ogni costo. E chi non lo farà, potrebbe andare incontro a multe pesantissime che andranno da 5.000 euro a 100.000 euro. Si, avete capito bene. Chi in una frase userà parole o slang che non siano italiane rischierà tanto. Uno scherzo? No è una proposta di legge presentata a Montecitorio dall’esponente di Fratelli d’Italia, nonché vicepresidente della Camera Rampelli, con la firma di una ventina di deputati del suo partito. E così, chi proseguirà a macchiarsi di ‘forestierismo‘, così viene definito, verrà sanzionato.
In tanti non l’hanno presa bene, ma c’è anche chi ha apprezzato il gesto di buona volontà, anche se vorrebbe capire meglio di cosa si stratta, anche perché non si può pensare che una persona dica “Hallo” o Thank’u o Underdog, come ha detto il presidente Meloni, e rischia di essere multato. Ci dovrà essere qualcosa di più specifico, anche perché per il vicepresidente della Camera questa è una vera e propria battaglia che porta avanti da tanto tempo. Rampelli si è sempre battuto per l’utilizzo di termini stranieri all’interno della lingua italiana.
Tanti critici contro il deputato, Della Vedova: “Mi sembra una cosa comica”
Per restare in tema, Fratelli d’Italia ha anche presentato a novembre un ddl per ‘costituzionalizzare’ l’italiano come la lingua ufficiale della Repubblica, il firmatario è il senatore Menia. La proposta di Rampelli è quella di affiancare alla proposta di legge costituzionale una ordinaria per obbligare tutte le amministrazioni partecipate dallo Stato a utilizzare l’italiano.
Non è stata presa benissimo dall’opposizione questa proposta da part di Rampelli. “Con la proposta di legge Rampelli, che prevede multe fino a 100 mila euro per chi usa inglesismi, i primi a commettere ‘reato’ sarebbero proprio i suoi colleghi di partito Urso, titolare del ministro del Made in Italy, e perfino la stessa premier Giorgia Meloni, la quale ha utilizzato nel suo discorso di insediamento depositato alle Camere la parola ‘underdog’. E quello che si chiede il parlamentare di +Europa Bendetto della Vedova . “Il passo successivo quale sarà, onorevole Rampelli? Cancellare il day hospital? – chiede ironicamente Della Vedova – Abolire streaming e download? Tornare a chiamare Pallacorda lo sport di Panatta? Promuovere un uso corretto della lingua italiana è condivisibile, farlo con divieti e sanzioni di stampo autarchico è comico”