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Tecnologia

Spid ancora a rischio, il Governo accellera per la Carta elettronica

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Argia Renda

Ancora in bilico il futuro dello Spid, il Governo infatti è a lavoro per introdurre la Carta elettronica che dovrebbe sostituirlo.

Pare per il momento essere finito con un nulla di fatto il desiderio di dire addio per sempre allo Spid, l’identità digitale gestita da Aruba, Poste, Intesa, Tim e altri provider sarà ancora in gioco almeno per tutto il corso del 2023 e infatti cosi come si legge sul Giornale.it: “Verranno mantenuti i contratti dello Stato con i gestori dell’identità digitale, scaduti a fine 2022 e prorogati d’ufficio (servono almeno 50 milioni di euro per «ricompensare» i provider), ma c’è l’impegno del direttore generale di Agid, Francesco Paorici, per negoziare le nuove condizioni economiche”.

Spid, foto fonte sito ufficiale Notizie.com

Pare infatti che l’idea su cui anche il Governo sta lavorando sia quella di lasciare o per meglio dire affidare l’identità digitale solo alle aziende pubbliche come per esempio la Posta; insomma il conto alla rovescia per potere dire addio allo Spid seppure rimandato per il momento, è già in corsa, anche se la cosa non è cosi facile come si possa pensare.

Ricordiamo infatti che l’utilizzo dello Spid in questi ultimi anni è cresciuto davvero tantissimo anche grazie al  software Cie collegato alla carta d’identità elettronica: grazie a queste due app è infatti possibile avere accesso a oltre 12.674 pubbliche amministrazioni, senza contare anche la possibilità di potere entrare nel cassetto fiscale, accedere a bonus e agevolazioni, verificare i contributi Inps ma anche per iscrivere i figli a scuola o pagare multe e rette con Pagopa e cosi via. Insomma qualcosa che è davvero difficile da sostituire.

Spid sostituito, quale sarà il futuro dell’identità digitale?

Insomma la decisione pare proprio essere presa, lo Spid passato il 2023 non avrà vita lunga, ma quale sarà il futuro in fatto di identità digitale? Tanto per cominciare pare che ad andare in scena sarà una futura app comunitaria.

Spid, Notizie.com foto fonte Ansa Notizie.com

Cosi come si legge sul Corriere.it: “Sulla riforma del regolamento Eidas, che fornisce una base normativa sui servizi e sui mezzi di identificazione elettronica, c’è già un complesso negoziato in corso con Commissione europea e Consiglio europeo che vale oltre 60 milioni di euro“. Molto probabilmente la decisione sarà quella di rendere utilizzabile solo la Carta d’Identità elettronica che al momento però non è di facile utilizzo poichè richiede un documento fisico, due codici e un lettore smart card.

Nei giorni scorsi però il governo ha migliorato l’app Cie, e da martedì scorso è già possibile usarla al posto dello Spid, attivandola online con le proprie credenziali senza la presenza fisica della carta, tramite username e password o attraverso un codice temporaneo da digitare una volta logati. E chi ha perso i codici pin e puk rilasciati al momento della consegna del documento potrà recuperarli più facilmente” conclude poi sempre il Corriere.it.

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Argia Renda