E’ stato un Giro delle Fiandre molto nervoso. Alla fine la vittoria è andata a Pogacar davanti a van der Poel e Pedersen. Si ritira Sagan.
Il nervosismo ha fatto da padrone a questo Giro delle Fiandre. E’ stata una corsa emozionante e anche ricca di cadute soprattutto nella parte centrale. Da segnalare anche la squalifica di Maciejuk, ritenuto responsabile di una caduta che fortunatamente non ha provocato particolari conseguenze.
Alla fine la vittoria è andata a Tadej Pogacar. Lo sloveno nella parte finale è riuscito a ravvivare la corsa con diversi scatti, ma la differenza l’ha fatta solamente sul Vecchio Qwaremont, dove ha staccato van der Poel, Pedersen e van Aert andando a tagliare il traguardo di Oudenaarde da solo a braccia alzate. Sul podio con lui proprio l’olandese e il danese. Da segnalare il ritiro di Peter Sagan, nervoso per le cadute e l’ottimo decimo posto di Matteo Trentin, sempre al fianco di Pogacar.
Pogacar sempre più nella storia del ciclismo
Una vittoria che porta Pogacar sempre più nella storia del ciclismo. Infatti, è il primo sloveno a vincere il Giro delle Fiandre e soprattutto il terzo di sempre ad accoppiare il successo in questa corsa alla Maglia Gialla. E per il portacolori della UAE Emirates non è assolutamente finita qui visto che ora l’obiettivo è divertire tutti alla Parigi-Roubaix.
Delusione, invece, per van der Poel. L’olandese andava a caccia del tris in questa corsa, ma alla fine non ha avuto le gambe per poter seguire il suo avversario. Sicuramente per il vincitore della Milano-Sanremo ora l’attenzione si sposta al prossimo weekend.
Tutto pronto per la Parigi-Roubaix
L’inferno della Parigi-Roubaix è il prossimo appuntamento con le Grandi Classiche del ciclismo. Il giorno di Pasqua i corridori saranno impegnati in Francia e siamo certi che assisteremo ad un nuovo spettacolo considerando i numerosi tratti di pavé ed il rischio di nervosismo.
I favoriti? Ad oggi non possiamo non mettere van Aert con Pogacar e van der Poel, ma il primo dovrà anche capire come è uscito dopo la caduta di oggi. Naturalmente occhio a Pedersen e ad altri corridori che su percorsi simili si esaltano.