Salvo clamorosi rovesci nei pronostici, Massimiliano Fedriga governatore leghista farà il bis. Più che probabile che il candidato della coalizione di centrodestra stravincerà sugli avversari. Ma il voto in Friuli è guardato dagli osservatori politici pure come un test nel test, il primo con Elly Schlein alla guida del Pd
“È un test su di me? Ma no, sono in carica da 18 giorni, anche se sembra passato un secolo – risponde 2 giorni fa Elly Schlein, neosegretaria Pd a Repubblica – Se a destra dicono così, significa che hanno paura. Speravano che il Pd non tornasse, invece ha rialzato la testa. E questo dall’altra parte dà fastidio.”. Se la Schlein, rispondendo a questa domanda, abbia giocato in difesa o all’attacco, lo scopriremo solo vivendo, avrebbe cantato Lucio Battisti.
Sì perchè il nastro rosa della partita in Friuli, verrà sciolto soltanto domani, quando nella regione già governata dal leghista Fedriga, appoggiato interamente e convintamente da tutta la coalizione di centrodestra, si chiuderanno le urne aperte questa mattina. La partita, spostandoci da metafore canore a quelle più calcistiche, è senza pronostico: Massimiliano Fedriga vincerà, anzi secondo la maggior parte degli analisti politic stravincerà a mani basse.
Eppure, per tornare al discorso Schlein, sarà oltremodo interessante capire come il Pd uscirà da questa due giorni di voto amministrativo nell’estremo nord. Poi a voler essere ancora più precisi, la partita nella partita guarderà anche gli equilibri interni al centrodestra: quale sarà la percentuale con cui la Lega di Salvini si attesterà, rispetto ai colleghi di coalizione? Guardando i numeri e tornando prima a quelli del passato a sinistra, perchè la Schlein di percentuali ed asticelle furbescamente non ha voluto parlare. il Pd in Friuli negli ultimi anni non si è mai allontanata dal 18%, così alle Regionali di cinque anni fa, così alle ultime Politiche. Quindi con la sconfitta abbondantemente messa in conto, ma con i sondaggi che danno il Partito Democratico in ripresa, il traguardo potrebbe essere spostato un pochino oltre “Mi auguro che prenderemo il 20%. Sono ottimista, anche se del Pd”, se l’è cavata con una battuta Gianni Cuperlo, di Trieste ma da anni stabilmente a Roma dopo un’intensa campagna elettorale.
Sì, bene le percentuali, le previsioni, le analisi di voto. Ma con quale candidato in campo? Massimo Moretuzzo, consigliere regionale uscente, sostenuto Pd, M5S, Alleanza Verdi e Sinistra e delle civiche Slovenska Skupnost, Patto per l’Autonomia e Open sinistra Fvg.Da questo raggruppamento, manca il Terzo Polo, che ha preferito la corsa in solitaria con Alessandro Maran, politico con alle spalle tre legislature dal 2001 al 2013 e dal 2019 entrato a far parte di Italia Viva, partito che lo appoggia assieme ad Azione, +Europa e la civica Renew Europe. Poi c’è Giorgia Tripoli, avvocato classe ’83, rappresenta le posizioni “no vax” e si candida con la lista civica “Insieme liberi” che tiene uniti Italexit, Movimento 3V, Movimento Gilet Arancioni, Alister e Comitato Tutela Salute Pubblica Fvg. Gli scrutini per le regionali inizieranno subito dopo la chiusura delle urne, le schede come detto calibreranno anche l’indicatore tra i due piatti della bilancia della maggioranza: il peso leghista e quello di FdI.