Fabrizio De Andrè: “L’ultima telefonata la Vigilia di Natale”

Fabrizio De Andrè ricordato ancora una volta da Dori Ghezzi, moglie e compagna di vita che è stata al suo fianco fino alla fine.

Non potrà davvero morire mai il ricordo di Fabrizio De Andrè e della sua musica nel cuore di tutte le persone che hanno avuto la fortuna di vederlo dal vivo o dei più giovani che lo hanno scoperto tramite le sue canzoni, anche adesso che da molti anni, non c’è più.

Fabrizio De Andrè
Fabrizio De Andrè, foto fonte Ansa Notizie.com

E certamente non potrà svanire mai dal cuore di chi lo ha amato, come ad esempio da quello di Dori Ghezzi, moglie e madre della sua secondogenita con cui ha condiviso moltissimi anni d’amore e che le è rimasto accanto fino alla fine dei suoi giorni.

A ricordarlo nella sua intervista per il Corriere.it è stata proprio lei: “Se il prossimo disco non funziona qui apro una cava. Nel mio terreno ce ne sono almeno cinque, due delle quali col marmo rosa chiamato Granito Sardinia” queste erano state le parole che le aveva confidato proprio negli ultimi tempi il cantautore che con la moglie condivideva anche tutto quello che riguardava la sua professione e la sua musica che molto spesso, proprio grazie a lei, era riuscito a comporre.

Fabrizio De Andrè: “Creava di notte e dormiva di giorno”

Fabrizio aveva un processo creativo complicato. Viveva a orari invertiti. Creava di notte e dormiva di giorno. Si svegliava nel pomeriggio con la terribile tosse del fumatore incallito. In genere di pessimo umore. La sua telefonata arrivava spesso a mezzanotte con una raffica di critiche, obiezioni, richieste di chiarimento. Mi resi conto gradualmente che domande, risposte e rassicurazioni non erano altro che un rito che durava 30 minuti” sono queste le parole di chi lo conosce bene e che al Corriere.it affida un ricordo davvero indelebile e ancora: “Durante queste conversazioni ingestibili io immaginavo il contesto. Il lettone matrimoniale era un campo di battaglia. Sfrattata Dori, un caos apparente di libri tutti aperti su pagine precise, con tanti segnalibri improvvisati. E mille foglietti sparsi. Oltre a due portaceneri colmi. Fabrizio comprava centinaia di libri e magari dalla lettura di un libro annotava una sola frase. Lavorava così, con lentezza”.

Dori Ghezzi, foto fonte Ansa Notizie.com

Insomma un uomo davvero unico nel suo genere che come  in modo del tutto inedito ha svelato anche la stessa moglie Dori, cercò sempre di essere onesto con se stesso e anche con il suo pubblico, quando delle volte il suo discografico Antonio Casetta, lo rimproverava per i suoi ritardi, lui si giustificava dicendo: “Non ho idee”,E allora rubi”. Ma lui non rubò mai.

“L’ultima telefonata tra noi due fu alla vigilia di Natale: Oggi si guarisce di tutte le malattie tranne di quella chiamata vita”.

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