A Fiumicino la sconcertante scoperta della GdF che è riuscita a togliere dal mercato antitumorali e integratori contraffatti
Una scoperta che ha tristemente dell’incredibile quella effettuata dalla Guardia di Finanza nelle scorse ore all’Aeroporto di Fiumicino dove sono stati bloccati quasi mezzo milione di medicinali contraffatti destinati al commercio internazionale. La partita, proveniente dal Nord Africa, era composta di antitumorali ed integratori di vario genere totalmente falsi.
Il rischio sgominato dalla GdF è incalcolabile. Non solo la pericolosità di strumenti che dovrebbero curare le malattie e che invece sono placebo fatti di soluzione fisiologica e zucchero, ma anche la presenza di sostanze tossiche come piombo e nichel. Antitumorali e integratori di vario genere – anabolizzanti, ormoni della crescita, testosterone, insulina – per un totale di 480.701 pezzi destinati a ripartire verso altre destinazioni per finire poi nelle case di migliaia di persone. La contraffazione farmaceutica, opera delle organizzazioni criminali, è un fenomeno che preoccupa sempre dipiù sia l’Oms (Organizzazione mondiale per la sanità) che l’Aifa (Agenzia italiana per il farmaco). Fare delle stime precise non è facile ma si ritiene che almeno il 10% dei farmaci circolanti nel commercio mondiale sia contraffatto con picchi fino al 50% in paesi come la Nigeria.
La maxi truffa che poteva mettere a repentaglio la vita di migliaia di persone è stata scoperta dalla Guardia di Finanza che come riportato dal Messaggero ha rintracciato una partita all’apparenza inappuntabile fatta di 6.404 i blister di 5.637 articoli con tanto di scatole in cartoncino e bugiardino. La mano è quella delle Organizzazioni criminali che ormai da anni hanno scoperto la redditività di questo settore dove purtroppo le malattie sono un business inesauribile. I medicinali prodotti in Oriente ma provenienti dal Nord Africa erano un mix di antitumorali e integratori contenenti per lo più soluzioni fisiologiche e caramelline alla menta assolutamente prive di ogni effetto benefico/salvavita.
Inutile dire quali problemi possano essere legati ad una tratta commerciale di questo genere, e non solo per la mancata cura di malattie mortali. Al fianco dei farmaci antitumorali contraffatti tra gli integratori alimentari è stata rintracciata la presenza di sostanze tossiche che possono portare all’insorgere di nuove malattie. Tra questi una notevole partita proveniente dalla stessa zona per la quale è stata contattata l’azienda madre che ha provveduto a disconoscere i lotti. Quei prodotti erano destinati al commercio via web su siti specializzati che ne promuovono l’utilizzo, il tutto a prezzi ridotti rispetto a quelli delle farmacie. Il sequestro segue quello avvenuto il 24 marzo scorso a Civitavecchia quando sempre la Guardia di Finanza aveva trovato una partita di cosmetici destinati ai nostri rivenditori contenenti sostanze tossiche.