Napoli, piccoli boss crescono. Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra) a Notizie.com: “Mitizzati da modelli come Mare Fuori”

Francesco Maimone, 18 anni, è stato ucciso a colpi di pistola, in strada, per una macchia sulle scarpe. E poi un ventinovenne gambizzato durante un tentativo di rapina, ad un distributore di benzina. Le immagini hanno fatto il giro dell’web. Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, a Notizie.com: “Piccoli boss che uccidono per niente. Mitizzazione a tutti i livelli solo perchè hanno una serie a loro dedicata”

Napoli. “Abbiamo visto che sparavano in aria, pensavamo fosse una pistola a salve”.  Poi Francesco si è accasciato e ha detto: “Non respiro, non respiro”. Francesco Maimone, 18 anni, è stato ucciso così  a colpi di pistola, in strada, nella notte tra il 19 e il 20 marzo.

Francesco Emilio Borreli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra
Francesco Emilio Borreli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, foto Ansa

Ad ammazzarlo  un coetaneo, figlio di un affiliato al clan Cuccaro deceduto in un agguato di camorra nel 2013. La causa scatenante, ma è meglio dire il pretesto, sarebbe stata una macchia su una scarpa causata da uno schizzo di alcol. I testimoni  raccontarono di aver visto il giovane sparare in aria, poi l’arma si è abbassata e un colpo ha raggiunto al petto l’incolpevole Francesco Pio che non solo era estraneo alla lite, ma non sapeva neppure chi fossero i contendenti. Gli amici hanno provato a rianimarlo con la respirazione bocca a bocca, poi lo hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini. Ma non c’è stato nulla da fare.

Andiamo avanti, solo di pochi giorni. Con una gambizzazione le cui immagini sono diventate, purtroppo, virali. Un uomo, a bordo di uno scooter, è fermo a fare rifornimento, in via Reggia di Portici, quando viene raggiunto e affiancato da due persone con il volto travisato in sella ad un altro motorino. Uno dei due resta sullo scooter,  mentre l’altro scende e cerca di sottrargli il mezzo, lo minaccia con la pistola, lo spintona, prova a togliergli le chiavi. Non riuscendo nell’intento sale sullo scooter, dietro alla vittima e cerca di farla cadere, ma il 32enne resiste. Tutto questo accade davanti al volto attonito del benzinaio. Alla fine i malviventi demordono, ma per vendicarsi prima di andare via sparano, a freddo contro lo scooterista, e lo feriscono alle gambe. Quindi fuggono mentre il benzinaio chiama i soccorsi. La vittima della gambizzazione verrà portata in ospedale, ha rischiato grosso ma ora è fortunatamente fuori pericolo.

Napoli, piccoli boss crescono. Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra) a Notizie.com: “Mitizzati da modelli come Mare Fuori”

Napoli, gambizzazione al distributore di benzina
Napoli, gambizzazione al distributore di benzina, foto Ansa

Si uccide per niente, crescono piccoli boss sempre più giovani che vengono mitizzati a tutti i livelli. Solo perchè hanno una serie, ora Mare Fuori, a loro dedicata”. Lo ha detto in esclusiva a Notizie.com Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra

Borrelli ha voluto lei, che le immagini di quella rapina finita in gambizzazione venissero diffuse. Quante volte le viene chiesto che momento vive la città di Napoli, pensando alla criminalità organizzata? 

“Napoli sta vivendo una stagione positiva se pensiamo alla ripresa del turismo e alla possibile vittoria dello scudetto, ma come sempre accade accanto a tutto ciò si sveglia purtroppo anche il vecchio sistema criminale. Da anni ponevo e pongo l’attenzione sulla deriva legata ai giovani, ai giovanissimi. Roberto Saviano su questo tema ci ha scritto un libro, La paranza dei bambini. Boss che avevano 17/18 anni, ed ora arrivano ad averne anche 11/12/13. Hanno un dna criminale, uccidono per niente come nel caso di Francesco Maimone, vengono mitizzati a tutti i livelli , addirittura con serie a loro dedicate. Mi riferisco ovviamente a Mare fuori…”

E prima ancora c’era stata Gomorra, ma la colpa, se così possiamo dire, non è mica delle serie tv?

“Ovviamente Gomorra non ha inventato la camorra, ma per la prima vota la criminalità organizzata ha avuto, e vissuto ribadisco, la mitizzazione  del suo modus vivendi. In precedenza era accaduto solo col film Scarface, che non parlava di camorra però, o col film il Camorrista”.

Francesco Emilio Borrelli a Notizie.com: “Quartieri in cui non è intervenuta nessuna regia di promozione e riscatto”

Napoli, foto gambizzazione al distributore di benzina. Foto Ansa
Napoli, foto gambizzazione al distributore di benzina. Foto Ansa

Il fenomeno di cui parla e denuncia lei da anni, a cosa è dovuto?

“I ragazzini diventano boss sempre più da giovani perchè il sistema criminale si  è polverizzato. Nel 90% dei casi questi bambini hanno storie legate a famiglie già criminali, come nel caso del presunto assassino di Francesco Pio. E quei quartieri in cui oggi accadono episodi violenti e criminali, un tempo erano presidi in cui la camorra non riusciva a penetrare. Dove c’era un dopo lavoro, un sistema di grande comunità. Disintegrato il sistema industriale, la criminalità si è infiltrata bene e con facilità. In quei quartieri non si è più investito, non è intervenuta nessuna regia di promozione e riscatto. Ecco il perchè di una totale devastazione sociale e culturale”.

Invertire la rotta è possibile?

“Ci vorranno decenni. Un tempo esisteva un movimento anticamorra che faceva sentire forte la propria voce; c’erano persone che anche per motivi elettorali si impegnavano in prima persona. Oggi sono rimasto uno dei pochi che investe tempo, anima e corpo in questa battaglia della quale non vedo la luce in fondo al tunnel. E il peggio deve ancora arrivare”.

Perchè? Cosa intende col peggio deve ancora arrivare?

L’interesse del Governo è marginale e mi rendo conto che davanti abbiamo una maggioranza ben organizzata a fronte di una minoranza, di un’opposizione frammentata. Torniamo al tema della mitizzazione che inquadravamo all’inizio di questa chiacchierata… Pensiamo al fenomeno dei neomelodici, pensiamo al mondo dei tiktoker,  dietro al quale sempre più spesso ci sono esponenti della criminalità organizzata. Pensiamo a tutti quei soggetti che pubblicamente prendono sempre più spesso le difese di chi delinque, uccide, spara, entra ed esce dal carcere. L’humus su cui si fonda la criminalità organizzata è totalmente permeato da questo sistema…il Napoli sta pe vincere lo scudetto? Si applaude a chi vernice di azzurro i monumenti della città…”

Denuncia di immobilismo totale e generalizzato la sua, una sorta di resa incondizionata della politica e delle istituzioni.

“Sì perchè è la somma che fa il totale. Nessuno interviene su niente. Ma ai politici di questo Governo, ai ministri che vogliono la secessione, che oggi si chiama Autonomia Differenziata, dico che Napoli nel bene e nel male è sempre stata il termometro dell’Italia. Se abbandonano noi, automaticamente non ci sarà la salvezza del nord. Ricordiamoci che la camorra da sempre si sposta dove ci sono soldi e interessi. Nella mia battaglia in Parlamento non smetto mai di ricordarlo!.

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