In merito alla questione del ‘Reddito di Cittadinanza’ rituonano le parole rilasciate da Stefano Bonaccini quasi tre anni fa. Tanto da ribadire lo stesso pensiero del ministro Francesco Lollobrigida
Nelle ultime ore stanno facendo molto discutere e scatenare addirittura polemiche le ultime dichiarazioni di Francesco Lollobrigida. L’attuale ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, intervenendo direttamente dal congresso ‘Vinitaly‘ a Verona, ha voluto esprimere il suo pensiero. Per quanto riguarda uno degli argomenti molto discussi in questi ultimi mesi. Da come avete ben potuto intuire stiamo parlando del ‘Reddito di Cittadinanza‘.
Queste sono le parole rilasciate proprio dal ministro: “Nelle campagne c’è bisogno di manodopera e i giovani italiani devono sapere che non è svilente andare a lavorare in agricoltura. Anzi, quello che non è un modello di civiltà è non andare a lavorare, stare sul divano e gravare sulle spalle altrui col reddito di cittadinanza. Sui flussi c’è la volontà di organizzarli seriamente, contrastando l’immigrazione illegale, e facendo formazione nei Paesi di provenienza dei migranti“.
Parole che, come riportato in precedenza, hanno scatenato un bel po’ di polemiche. Anche se, quasi tre anni fa (precisamente verso la metà del mese di aprile) anche Stefano Bonaccini aveva, su per giù, ribadito lo stesso concetto. In quella occasione, l’attuale governatore dell’Emilia-Romagna, era intervenuto al ‘Quarantalks’, organizzato dalla ‘Bologna Business School’.
Rdc, lavorare sui campi, Lollobrigida e non solo: cosa disse Bonaccini tempo fa
Queste furono esattamente le parole dello sconfitto alle ultime elezioni del Partito Democratico: “Chi prende il reddito di cittadinanza può cominciare ad andare a lavorare nei campi per raccogliere la frutta e la verdura, visto che gli agricoltori stanno facendo fatica a trovare lavoratori per la stagione della raccolta. Così restituisce un po’ quello che prende“.
Un pensiero che è continuato in questo modo: “Essendo andati via per la gran parte i lavoratori stranieri, oggi le aziende agricole ci chiedono come trovare lavoratori. Gli stessi che vadano a raccogliere la frutta e la verdura nei campi. Visto che quel comparto non solo non si è fermato ma sta producendo, ora mettiamo a disposizione i centri per l’impiego per individuare figure di lavoratori che vadano a fare quel mestiere perché non si trova quasi più nessuno“.