Dopo lo spettacolo della prima notte, il SoFi Stadium di Inglewood (California) ospita la serata conclusiva di questa edizione dello Showcase of the Immortals. Il main event è l’attesissimo scontro tra Roman Reigns e Cody Rhodes con in palio l’Undisputed WWE Universal Championship
La prima notte a Inglewood, in California, è stata uno spettacolo. WrestleMania 39 però ha da offrire ancora una serata di emozioni al SoFi Stadium, con tanti altri incontri tutti da gustare per gli 81.395 spettatori (che portano a 161.892 l’affluenza complessiva). Si parte con Brock Lesnar, che riesce nell’impresa di sollevare i 186 kg di Omos e lo scaraventa a terra, andando poi a chiudere in tempi rapidi il match inaugurale della Night 2 di WrestleMania 39. Il gigante nigeriano alto 221 centimetri domina nella fase iniziale dell’incontro, poi però subisce tre suplex consecutivi e viene definitivamente messo ko dall’impressionante F5 di “The Beast Incarnate”.
A seguire il Fatal 4-Way Tag Team Match femminile, con la coppia composta da Ronda Rousey e Shayna Baszler che ha avuto la meglio su Liv Morgan & Raquel Rodriguez, Chelsea Green & Sonya Deville, Natalya & Shotzi. La sfida tra pesi massimi per l’Intercontinental Championship la vince Gunther, che sfrutta la guerra sul ring tra gli amici Sheamus e Drew McIntyre e ne approfitta, andando a chiudere con entrambi esausti, conservando così il titolo in uno dei match più belli dell’intero weekend: l’austriaco – introdotto dai membri dell’Imperium Ludwig Kaiser e l’italiano Giovanni Vinci – è il campione Intercontinentale più longevo del secolo, con 296 giorni di regno (and counting).
La seconda parte di serata si apre con il match con in palio il titolo femminile di Raw, che Bianca Belair vince battendo Asuka. Subito dopo, a fare coppia con l’umiliazione della prima serata arrivata per mano di Pat McAfee, The Miz si ritrova di fronte Shane McMahon, accolto da un’ovazione del pubblico. In pochi secondi però Shane si fa male realmente ed è Snoop Dogg a subentrare improvvisando e schienando The Miz grazie al People’s Elbow di The Rock. A seguire è spettacolo puro con l’Hell in a Cell match tra Edge e Finn Balor, tornato in versione Demon. Non è sufficiente però per avere la meglio sulla Rated-R Superstar, che va a chiudere con il classico “Con-Chair-To”.
Si arriva così al pezzo forte delle due serate, il momento più atteso in assoluto, quello che mette in palio l’Undisputed WWE Universal Championship tra il campione Roman Reigns e lo sfidante Cody Rhodes. Bellissimo il momento dell’ingresso dell’American Nightmare, che ha regalato la sua cintura al figlio del compianto Jon Huber. L’incontro, durante oltre 30 minuti, ha offerto colpi di scena a non finire, con capovolgimenti di fronte e intromissioni varie da parte degli Usos, Solo Sikoa, Sami Zayn e Kevin Owens. Quando tutto sembrava portare verso una vittoria di Cody Rhodes, però, Roman Reigns ha sfruttato l’assist di Solo Sikoa (che in precedenza era stato allontanato dal ring dall’arbitro) per andare a vincere ancora una volta, confermandosi campione e allungando il suo regno impressionante arrivato a 945 giorni.