Violentò studentessa in ambulanza, arriva la condanna

Mesi fa aveva violentato una studentessa in ambulanza. Nella giornata di ieri è arrivata la condanna da parte del tribunale nei confronti del “mostro” che non aveva avuto pietà di lei

Aveva abusato di una ragazza in ambulanza
Ambulanza (Ansa Foto) Notizie.com

Una vicenda che aveva letteralmente scioccato l’intera città e che aveva visto come vittima una giovane studentessa. La stessa che, nella notte del 31 ottobre ed il 1 novembre del 2021, era stata violentata da parte di un soccorritore. Quest’ultimo avrebbe abusato della giovane in ambulanza. Invece che prestarle delle cure visto che la ragazza aveva decisamente alzato il gomito quella notte. Nella giornata di ieri è arrivata la condanna nei confronti dell’uomo da parte del Tribunale.

Ci troviamo a Bari dove il soccorritore è stato condannato. Si tratta di Gaetano Notaro, anni 36: quella notte stava prestando lui servizio. Subito dopo lo scandalo l’uomo venne arrestato qualche mese più tardi. Precisamente il 18 gennaio del 2022. In quella occasione la Procura del capoluogo pugliese aveva chiesto nove anni di reclusione. Come riportato in precedenza, nella giornata di ieri, il Tribunale di Bari ha dato la sua sentenza condannandolo a dieci anni di carcere.

Bari, violentò studentessa in ambulanza: 10 anni di carcere per soccorritore

Aveva abusato di una ragazza in ambulanza
Ambulanza (Ansa Foto) Notizie.com

Il colpevole è molto conosciuto in città visto che è presidente di una associazione di volontariato. Quella notte stava dando il suo contributo durante una festa universitaria che si era svolta al ‘Palaghiaccio’ di Bari. Secondo quanto riportato dalla stessa ragazza (ed anche da alcuni suoi amici che si trovavano con lei al party), il 36enne avrebbe volontariamente sedato la studentessa dopo averla soccorsa. Abusando sessualmente di lei a bordo dell’ambulanza. Secondo quanto riportato dall’accusa pare che l’uomo avrebbe approfittato del fatto che la giovane fosse completamente ubriaca.

Sperava che non si accorgesse di nulla, ma non è andata affatto così. Per il “mostro” è scattata la condanna anche all’interdizione dai pubblici uffici, fino ad arrivare al risarcimento dei danni alla parte offesa (si tratta di 2.400 euro per le spese legali della parte civile). In conclusione, dal tribunale, fanno sapere che le motivazione di questa sentenza saranno depositare nei prossimi tre mesi. Una piccola vittoria da partr della sua ragazza (ancora scossa da quello che le è successo), della sua famiglia e degli amici.

Gestione cookie