Processo Donald Trump, chi è il giudice Juan Merchan? Ovvero colui che ha puntato l’ex presidente USA in più di una occasione
Media statunitensi lo descrivono addirittura come un giudice “cattivo” che arriva dalla Colombia. A dire il vero, in più di una occasione, lo stesso Donald Trump non ha speso parole di elogio per lui. Anzi, ultimamente lo ha etichettato come una persona che lo odia. Fatto sta che, negli Stati Uniti D’America, oltre a parlare del processo che vede indagato (poi rilasciato senza restrizioni) l’ex numero uno del Paese, anche il giudice Juan Merchan. Conosciamolo meglio. Una eccellenza della Corte Suprema di New York. Nelle ultime ore ha presieduto il processo per via della vicenda dell’ex pornostar, Stormy Daniels.
Come riportato in precedenza (ed anche in altre occasioni) non si tratta affatto della prima volta che i due si incrociano. Nato in Colombia 60 anni fa. All’età di 6 emigrò a New York. Fu il primo della sua famiglia ad andare all’Università. Lavorava per potersi pagare gli studi. Negli ultimi mesi è salito alla cronaca per aver condannato Allen Weisselberg, ovvero amico di Trump e Cfo della sua società. Il tutto per via del processo per frode fiscale della ‘Trump Organization‘. Non solo: nel corso di questo tempo ha presieduto anche ad un altro processo di un conoscente dell’imprenditore americano: ovvero Steven Bannon. Quest’ultimo accusato di frode per finanziare il Muro di Trump.
Chi lo conosce lo descrive come un giudice molto “severo”, ma allo stesso tempo giusto e formidabile nel lavoro che svolge. Nel 2006 venne nominato giudice dall’ex sindaco repubblicano, Michael Bloomberg. Nel ‘94 ha iniziato la sua lunga carriera legale come procuratore nell’ufficio del district attorney di Manhattan. Nel 2001 è stato “spostato” nell’ufficio del procuratore generale di New York. Come gli è stato affidato questo caso?
Il tutto è avvenuto per rotazione, ovvero quando vengono assegnati i giudici ai grand jury ed ai processi che scaturiscono dalle loro decisioni. Nel corso della sua carriera ha seguito molti casi di reati finanziari. Non solo: viene elogiato anche per essersi impegnato nella creazione della Manhattan Mental Health Court. In questo caso aveva dato una possibilità a molti imputati, con problemi di disagio mentale sottoponendoli a cure e trattamenti, invece di scontare pene. Ovviamente con una supervisione.