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Politica

Prodi, messaggio alla Schlein e Meloni: il pensiero sul Pnrr

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Cristiano

In una intervista rilasciata al ‘Quotidiano Nazionale’, Romano Prodi si è voluto soffermare su alcuni argomenti molto discussi negli ultimi giorni. Poi ha voluto lanciare un messaggio sia alla Schlein che al governo Meloni 

L’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi (Ansa Foto) Notizie.com

In passato, poco prima che si svolgessero le elezioni all’interno del Partito Democratico, Romano Prodi aveva adocchiato in Elly Schlein il nome da cui ripartire. Adesso, però, a quanto pare iniziano già i primi problemi che la nuova segretaria sta iniziando ad avere. Romano Prodi, in una intervista rilasciata al ‘Quotidiano Nazionale’ ha voluto parlare della situazione della nativa di Zurigo e di molto altro ancora. Queste sono alcune delle sue parole: “Schlein? Il problema principale è la ricomposizione del partito.

Vale a dire un dialogo costruttivo tra le diverse correnti. II Pd sta cercando un’identità unitaria. Lo si può rafforzare anche con un dialogo con Conte oppure con Calenda e Renzi“. Se l’obiettivo del Pd è quello di vincere le elezioni, allora per l’ex presidente del Consiglio non ci sono affatto dubbi: “Serve una coalizione. Anche se il Pd deve prima crescere nel Paese. Se vuole governare servono alcuni contenuti di sinistra. Non può mettere in disparte alcuni punti attribuiti alla destra“.

Prodi su Meloni e Pnrr: “Ecco cosa penso…

L’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi (Ansa Foto) Notizie.com

Il politico romagnolo si è soffermato anche su uno degli argomenti che, nell’ultimo periodo, sta scatenando un bel po’ di polemiche come il Pnrr: “Si tratta di un esercizio complicato. Bisogna oliare tutte le macchine per poter andare avanti“. Aggiunge che la prima fase è andata avanti, anche se con molta fatica. Mentre nella seconda parte il governo ha inserito delle novità che, in un certo senso, hanno complicato le cose. Tanto è vero che i rapporti con Bruxelles sono andati un po’ a diminuire.

Alla domanda se la Meloni avesse dato la colpa a Draghi, la risposta non si è fatta attendere: “E’ normale che lo faccia. Il cammino iniziale del piano non doveva essere interrotto. Non so se saremo in grado di utilizzare tutte le risorse, ma si può accelerare. Anche se bisogna fare un po’ di correttezza“. In conclusione si è soffermato sulle parole del presidente del Senato, Ignazio La Russia, in merito all’attentato di via Rasella. Le sue affermazioni hanno destato più di una polemica: “Sono parole che purtroppo uscite perché pensate. In Italia la ferita non è ancora stata chiusa: i fascisti rimangono fascisti“.

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