L’anarchico detenuto al 41/bis aveva già detto di voler allentare un po’ la presa sullo sciopero della fame
Dopo quasi cinque mesi pieni, con alcune sentenze e decisioni prese l’anarchico Alfredo Cospito ha allentato un po’ la presa sulla decisione di portare avanti lo sciopero della fame cominciato il 20 ottobre del 2022 contro il 41/bis, definito da lui stesso, almeno per come è interpretato e adottato dalla legge. Ed è su questo che si basa la vibrante protesta di Cospito.
Da settimane l’anarchico è ricoverato nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo di Milano, a causa delle sue condizioni non proprio perfette dettate dalla situazione legata allo sciopero. Il digiuno è stato prolungato, probabilmente, come sostengono i medici, da troppo tempo, lui non si sentiva bene e per questo d’accordo con i legali ha deciso di allentare un po’ la presa.
Qualcosa da mangiare, ma la sua battaglia è tutt’altro che finita
E così l’anarchico ha deciso di cominciare ad ingerire a piccole dosi non solo acqua mischiata a zucchero, sale il caffè, degli integratori o il tè al limone. Alfredo Cospito ha deciso di mangiare il parmigiano, bere latte e ingerire anche dei multivitaminici. Ma questo non vuol dire, fanno capire i legali, che l’anarchico voglia finire la sua battaglia.
Da non dimenticare che Cospito si è visto rigettare dai Tribunali di Sorveglianza di Milano e Sassari le istanze presentate, tramite i suoi difensori, per chiedere il differimento della pena e la detenzione domiciliare per motivi di salute. Gli avvocati di Cospito a breve si rivolgeranno alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Allo stesso tempo l’anarchico e i suoi legali sperano pure nell’udienza della Consulta del 18 aprile.