Ryanair, un incubo senza fine per buona parte dei passeggeri, gli stessi che sono stati abbandonati a loro stessi. Cosa è successo esattamente di preciso?
Momenti che sicuramente non potranno mai dimenticare e che si porteranno per sempre dentro. A dire il vero ne avrebbero fatto volentieri a meno. Si tratta di alcuni passeggeri che avevano scelto la compagnia Ryanair per volare. Ed invece sono stati abbandonati a loro stessi. Senza ricevere alcun tipo di assistenza a riguardo. Con un buono pasto da soli 4 euro (basti pensare che solamente un panino costa 7 euro). Una vera e propria disavventura per i passeggeri del volo ‘Ryanair Fr 4968‘. Gli stessi che si chiedono se il volo che dovrebbe portarli a Bergamo riuscirà a portarli a Palermo.
A dire il vero la partenza era prevista per il pomeriggio di mercoledì 5 aprile alle ore 17:30. L’aereo, arrivato proprio a quell’ora, ha slittato la partenza di tre quarti d’ora. Nonostante tutto questo i passeggeri sono stati fatti salire a bordo. Anche se più di qualcuno ha capito che qualcosa non stesse andando per il verso giusto. C’è chi parlava di un guasto alla radio (come riportato da un tecnico), mentre c’è chi addirittura ipotizzava di possibili macchinari in arrivo da Bologna per riparare il guasto (ovviamente in maniera ironica).
Ryanair, l’incubo di alcuni passeggeri: cosa è successo
Dalla compagnia aerea non arrivava nessuna dichiarazione ufficiale né altro. Nel frattempo la pazienza dei passeggeri era oramai arrivata al limite. Molti avevano capito che non sarebbero arrivati a destinazione visto che l’aereo non sarebbe partito. Dopo un’ora arriva il messaggio della compagnia aerea: tutti fuori dal velivolo, ovviamente con i bagagli. Una volta ritornati in aeroporto una nuova notizia: si parte alle 21. La conferma arriva dall’app.
Quindi 20:30 orario di imbarco, anche se il Gate18 afferma tutt’altro. Del volo non si hanno più tracce. Sparito completamente nel nulla. Nuovo orario di partenza: tre quarti d’ora prima della mezzanotte. Sembra uno scherzo, ma quello che vi stiamo raccontando è tutto vero. Inutile ribadire che la rabbia aumentava. C’è chi pensava al rimborso con tanto di “prove” (in questo caso foto). Tanti messaggi postati sotto i profili della compagnia aerea, sia su Facebook che su Twitter.