Terremoto Pd, Schlein subito a rischio? Ecco chi la vuole ‘out’

Terremoto Pd, la nuova segretaria Elly Schlein subito a rischio? Ecco chi vuole far saltare la sua poltrona

Chi vuole far saltare la poltrona della Schlein?
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein (Ansa Foto) Notizie.com

I dati che arrivano direttamente dal Friuli Venezia Giulia, dove ci sono state le ultime elezioni parlano fin troppo chiaro. Altro che aria di festa al Nazareno, sconfitta netta. Un’altra. C’è anche da ribadire che la donna inquadrata in foto non ha responsabilità alcuna visto che non ha scelto lei la lista di candidati ed alleanze. Anche se, proprio su quest’ultimo tema, si è aperto un nuovo caso. Il Pd è il quarto partito con il 16,49%. Addirittura peggio del 2018 (18,11%). Niente da fare per il candidato del centrosinistra (appoggiato da Pd e M5S) che ha raccolto solamente il 28,37%. Addirittura meno della metà di Massimiliano Fedriga, indiscusso vincitore.

Per non parlare degli alleati: M5S 2,4% e Terzo Polo 2,7%. In molti si stanno chiedendo: come fare per una coalizione compatta? Ok che alle elezioni europee si correrà ognuno per la sua strada, ma per le Politiche? Senza dimenticare i turni di amministrative (14 e 15 maggio). Si voterà in 793 comuni. Complicate alcune situazioni (come in Toscana e Sicilia) dove il centrosinistra rischia e non poco. In quel caso, per la Schlein, non ci saranno più scuse. Per non parlare di un altro problema, quello degli assetti interni. Manca ancora il team della nativa di Zurigo. Nelle prossime ore dovrebbe essere annunciata la sua nuova squadra. Anche se l’umore non è affatto dei migliori.

Pd, strada ancora lunga: per Schlein non c’è più tempo

Chi vuole far saltare la poltrona della Schlein?
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein (Ansa Foto) Notizie.com

Tanto è vero che in molti stanno iniziando a storcere un po’ il naso. Pare che la strada sia ancora molto lunga, ma non c’è molto tempo. C’è seriamente chi sta mettendo in dubbio la sua serietà e soprattutto il suo posto. Non c’è alcun contatto tra lei e lo sfidante (ed amico) Stefano Bonaccini. Quasi come se si dovesse ripartire da zero, ma il tempo c’è? Sono tanti i punti interrogativi che non riescono a trovare risposta. Come fare per la pratica della sostituzione di Chiara Braga come segretario d’Aula? Le deleghe? Il problema principale riguarda quello degli Esteri. Per questo ruolo vuole Beppe Provenzano. Bonaccini, invece, opta per Alessandro Alfieri o Lorenzo Guerini.

Nel caso in cui dovesse sfumare la delega agli Esteri per Alfieri, potrebbe essere Simona Malpezzi, a prenderne il posto in segreteria. Nessun dubbio per Davide Baruffi che potrebbe andare gli Enti Locali. Organizzazione: per quel ruolo la Schlein vorrebbe Gaspare Righi. Nel caso in cui dovessero andare così le cose allora Sarracino potrebbe essere spostato al coordinamento della segreteria. Articolo Uno: potrebbe entrare Cecilia Guerra (o Alfredo D’Attore), con delega del lavoro. Spazio anche per Rossella Muroni e Marta Bonafoni. Altri nomi sono quelli di Alessandro Zan per i diritti, Sandro Ruotolo per legalità e Sud, Antonio Misiani all’Economia.

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