Berlusconi, dopo gli attacchi di Forza Italia Carlo Calenda si scusa, anzi no.

“Bersagliato da attacchi e fuoco amico”, Matteo Richetti, capogruppo alla Camera di Azione e Italia Viva difende il suo leader Carlo Calenda dopo l’ondata di accuse seguite alle sue dichiarazioni rese ieri su Berlusconi a la7

È dura ma ce la farò anche questa volta”. È quanto ha detto Silvio Berlusconi, ricoverato da mercoledì in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano, durante una telefonata, come riportato stamani da Il Giornale. Sulle condizioni di salute dell‘ex presidente del Consiglio, non sono previsti per ora bollettini medici.

Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele di Milano. Le polemiche di FI contro Carlo Calenda
Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele di Milano. Le polemiche di FI contro Carlo Calenda, foto Ansa

Alberto Zangrillo, il suo medico di fiducia, è entrato da in ospedale questa mattina senza rilasciare dichiarazioni. E’così  trascorsa dunque anche la seconda notte di ricovero  per Berlusconi in  seguito di un’infezione polmonare. Il leader di Forza Italia, portatore di leucemia mielomonocitica cronica, ieri ha ricevuto la visita dei familiari e si è intrattenuto telefonicamente con diversi leader politici e sta rispondendo bene alle cure.  Oggi verranno effettuati  altri accertamenti e a quanto si è appreso ci vorrà qualche giorno per permettere alle terapie in atto di dare qualche risultato.

Berlusconi, dopo gli attacchi di Forza Italia   Carlo Calenda si scusa, anzi no

Carlo Calenda, leader di Azione
Carlo Calenda, leader di Azione, foto Ansa

Questa la situazione all’interno delle mura dell’ospedale San Raffaele, mentre fuori tutto il mondo della politica guarda con speranza, trepidazione e attesa i miglioramenti attesi di Silvio Berlusconi. Messaggi, note, comunicati, dichiarazioni, interviste, interventi voluti, cercati, sollecitati, richiesti oppure no. Difficile tenere il conto di coloro che in queste 48 ore si sono espressi sulla guarigione dell’ex premier. Poi ieri esplode la polemica politica, quella scatenata da Forza Italia, con alcuni suoi colonnelli, contro Carlo Calenda che ai microfoni di la7 di pomeriggio, aveva detto che con Silvio Berlusconi si chiude la storia della Seconda repubblica.

Berlusconi, Calenda: “Non sono riusciti a citare qualcosa che ho sostenuto di non appropriato”

Io ho detto solamente che a Berlusconi auguro di tornare a casa il prima possibile. E’ stato un leone: ho usato le stesse parole che ha usato suo figlio. E tuttavia sono stato attaccato da tutta FI: credo più per agitazione per il momento attuale che per qualcosa che ho effettivamente detto. Non sono riusciti a citare qualcosa che ho sostenuto di non appropriato, anche perché in questi frangenti l’unica cosa che uno può dire è augurare alla persona che sta male il meglio. Io ho avuto mia moglie con la leucemia, quindi figuriamoci se non simpatizzo per il Presidente Berlusconi, ci mancherebbe”. Calenda aggiusta il tiro, non si scusa ma precisa così ai microfoni del Tg1 mattina. Stesso pensiero, aveva espresso il segretario di Azione attraverso il suo profilo Twitter. A difendere il leader di Azione, ci pensa allora Matteo Richetti, che in una nota dice “Carlo Calenda ha augurato pronta e piena guarigione a Berlusconi, riconoscendogli di essere protagonista di un’intera stagione politica italiana e definendolo un ‘leone’. Nonostante questo è stato bersagliato da attacchi e fuoco amico senza mai riportare una sua parola fuori posto. Chiedetevi perché”.

Ma ai microfoni del Tg1, Calenda rilancia, spostando l’attenzione sull’altro fronte delle opposizioni, i cui leader sarebbero rei di non aver fatti auguri di pronta guarigione a Silvio Berlusconi: “Sono stato l’unico dell’opposizione a fare gli auguri a Berlusconi, Schlein e Conte non l’hanno fatto: un errore. Puoi essere avversario in tutto ma davanti alla malattia siamo tutti uguali”. E infatti Matteo Renzi, futuro direttore de il Riformista, ha ascoltato l’esempio del collega di alleanza e su Twitter ha augurato a Berlusconi di tornare presto sui banchi del Senato.

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