Istat, numeri preoccupanti su natalità: gli ultimi dati

Istat, numeri preoccupanti per quanto riguarda la natalità: scattato l’allarme. Gli ultimi aggiornamenti

Istat, natalità ai minimi storici
Natalità ai minimi storici (Ansa Foto) Notizie.com

Gli ultimi dati che arrivano dall’Istat, che riguardano il 2022, in Italia non sono affatto dei migliori. Soprattutto per quanto riguarda la natalità. E’ arrivato al minimo storico: meno di 7 neonati per 1000 abitanti. Per non parlare del tasso di mortalità che resta ancora elevato: si parla più di 12mila decessi (sempre per 1000 abitanti). Lo scorso anno i nati sono scesi. Per la prima volta sotto la soglia delle 400mila unità (attestandosi a 393mila). Un calo non indifferente, dati che non possono assolutamente passare inosservati. A quanto pare, questa diminuzione, è dovuta alla spontanea o indotta rinuncia ad avere figli da parte delle coppie.

Le cause (la maggior parte) è dovuta al calo dimensionale ed anche al progressivo invecchiamento della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive (dai 15 ai 49 anni). Il numero dei decessi (sempre con riferimento 2022) è stato alto: 713mila persone, con un tasso pari al 12,1%. Rispetto all’anno precedente (2021) il numero delle vittime è superiore di 12mila unità, anche se inferiore rispetto al 2020 (27mila per via della pandemia da Covid). Sempre secondo quanto riportato dall’Istat il numero dei decessi si è avuto particolarmente nei mesi di dicembre e gennaio ed anche in quelli di luglio ed agosto.

Istat, gli ultimi dati del 2022: gli ultimi aggiornamenti

Istat, natalità ai minimi storici
Natalità ai minimi storici (Ansa Foto) Notizie.com

Negli ultimi 20 anni è addirittura triplicato il numero degli ultracentenari nel nostro Paese. A partire dal 1 gennaio di questo nuovo anno sono ben 22mila coloro che hanno superato quota 100. La speranza di vita alla nascita in Italia è di 82,6 anni. In crescita per gli uomini e stabile per le donne. I livelli di sopravvivenza del 2022 risultano ancora sotto quelli del periodo pre-pandemico. Per quanto riguarda il processo di invecchiamento della popolazione è proseguito: si è passati da 45,7 anni a 46,4 anni tra l’inizio del 2020 e l’inizio del 2023.

In questo periodo la popolazione residente è mediamente invecchiata almeno di ulteriori otto mesi. Calano i residenti in Italia, aumentano gli stranieri. Lieve crescita, invece, per quanto riguarda gli stranieri nel nostro Paese. La popolazione di cittadinanza straniera al 1° gennaio 2023 è di 5 milioni e 50mila unità, in aumento di 20mila (+3,9%) rispetto all’anno prima. Scende il numero della popolazione residente: si è arrivati a 58 milioni e 851mila unità (179mila in meno sull’anno precedente, riduzione 3%).

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