Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘Libero’ dove ha parlato di un particolare aneddoto che vede come protagonista Silvio Berlusconi
Terzo giorno di ricovero per Silvio Berlusconi al Policlinico ‘San Raffaele‘ di Milano. Il mondo della politica si stringe e dà forza al numero uno di ‘Forza Italia‘ che sta affrontando un’altra battaglia. Tantissimi gli auguri di pronta guarigione che arrivano dai membri del suo partito e non. Tra questi spuntano anche le parole di chi lo conosce molto bene. Stiamo parlando di Vittorio Sgarbi. L’attuale sottosegretario alla Cultura ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘Libero‘. Nel corso del racconto ha raccontato anche un particolare aneddoto che vede come protagonista proprio il ‘Cavaliere’ e che, fino ad ora, nessuno conosceva.
Lo stesso critico d’arte fa sapere che, con il ricovero da parte dell’86enne, molte cose sono cambiate. Tanto è vero che ci ha tenuto a far sapere: “Nel bene e nel male, Berlusconi è diventato un pezzo di patrimonio nazionale. È come se ogni italiano vedesse in lui un pezzo di sé. Il cittadino lo ama come si ama Mastroiannio Tarantino“. A tal punto che quasi come se ogni cittadino avesse un senso di rimpianto nei suoi confronti. “In questo momento sono tutti intorno al suo letto: gli amici, le donne, i parenti, i figli ma è il letto di tutti gli italiani. Come se morisse un parente, un padre, un nonno. Con Andreotti non è stato così”.
Berlusconi, Sgarbi racconta: “Voleva fondare un nuovo partito con Calenda”
Nel corso dell’intervista, però, il sottosegretario ha rivelato molto di più. Oltre al fatto che il numero uno di FI voleva dedicare più tempo a sé stesso e, soprattutto, alla sua salute ha dichiarato altro ancora. Affermazioni che hanno spiazzato completamente il mondo della politica. A quanto pare il ‘Cavaliere’ aveva in mente un nuovo progetto. Anzi, per essere precisi, voleva fondare un nuovo partito. Altro che abbandonare la politica.
“Mi parlava di pensare ad una “Fondazione Forza Italia” da inserire dentro un grande nuovo Partito Repubblicano staccato da FdI e Lega. Una sorta di partito distintivo che arrivi fino a Carlo Calenda. Acceso da Berlusconi nel ruolo di Grande Vecchio e ispiratore. Questo mi ha detto prima del ricovero“.