Pasqua, spesa in crescita rispetto al 2022: i dati di Confcooperative

Pasqua 2023 è ormai arrivata e molte famiglie stanno iniziando a preparare il pranzo. Secondo Confcooperative la spesa è in crescita in confronto allo scorso anno.

I consumi in questa Pasqua sono in crescita rispetto allo scorso anno. A confermarlo è Confcooperative in una indagine del suo Centro Studi riportato dall’Agi. Secondo questo nuovo report, la spesa complessiva piano piano sta ritornando ai tempi pre-Covid anche se ancora non ha raggiunto quei livelli.

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La spesa di Pasqua è in crescita rispetto al 2022 – Notizie.com – © Ansa

In questo 2023 gli italiani per la tavola hanno speso quasi 1,2 miliardi di euro. Una cifra leggermente inferiore al 2019 (100 milioni in meno in confronto a quell’anno), ma superiore al 2022. Si tratta di numeri condizionati sicuramente dall’inflazione e della crescita dei prezzi. Il maggior costo, infatti, non sembra coincidere con una maggiore crescita, ma naturalmente le certezze le avremo solamente nelle prossime settimane quando il periodo festivo sarà finito e quindi si avrà un quadro più chiaro.

Trionfa il made in Italy

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In Italia in questa Pasqua trionfa il made in Italy – Notizie.com – © Ansa

Lo studio di Confcooperative, inoltre, evidenzia come il made in Italy in questa Pasqua trionfa sia al ristorante che a casa. Sulle tavole degli italiani saranno presenti agnello e capretto, ma in queste ultime settimane c’è stata una crescita importante anche per il pesce (+30%) dovuto al periodo di Quaresima e i venerdì di magro.

Inoltre, le spese effettuate in vista di domenica e lunedì sono state condizionate anche dalle temperature. L’ondata di freddo, infatti, ha portato molti italiani a scegliere le grigliate per trascorrere quei due giorni in famiglia (tre italiani su dieci). Gli altri, invece, hanno scelto un ristorante o un agriturismo per festeggiare la Pasqua.

Circa 12 milioni di italiani in viaggio

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Sono 12 milioni gli italiani in viaggio a Pasqua – Notizie.com – © Ansa

Il Centro Studi di Confcooperative ha fatto anche il punto sugli italiani che hanno deciso di andare in viaggio in questo periodo. Sono circa 12 milioni le persone che hanno preferito lasciare la propria città per qualche giorno di relax. Una situazione che porterà gli agriturismi e gli alberghi ad introiti importanti, ma quattro strutture su cinque confermano che i numeri potrebbero essere ancora superiori, ma la mancanza di personale limita un po’ le attività.

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