Mathieu van der Poel straordinario alla Parigi-Roubaix. L’olandese taglia il traguardo da solo. Sul podio Philipsen e il grande rivale van Aert.
Van der Poel-van Aert doveva essere e così è stato alla Parigi-Roubaix. Alla fine, anche grazie ad un po’ di fortuna, ad avere la meglio è stato l’olandese che, dopo il secondo posto al Fiandre e la vittoria alla Milano-Sanremo, si va prendere la sua seconda Classica stagionale confermandosi in un gran momento di forma.
Sul podio con lui troviamo il compagno di squadra Philipsen e van Aert. Da segnalare ancora un’ottima prova del nostro Filippo Ganna, che ha terminato in sesta posizione. Per il corridore piemontese una Parigi-Roubaix che ha dato conferme sul fatto di essere un uomo da queste cose, ma serve ancora qualcosina per poter ambire la vittoria.
Bravo, ma anche fortunato Mathieu van der Poel. Anche in questa Parigi-Roubaix l’olandese ha pensato a far divertire più che alla tattica. Il ciclista della Alpecin, infatti, ha iniziato tirare nel gruppetto di testa quando ancora mancavano poco meno di 100 km al traguardo facendo pensare ad un lavoro per un compagno di squadra. In realtà non era così visto che intorno ai -50 dal traguardo sono arrivati anche i primi attacchi frontali ai diretti avversari.
L’unico in grado di rispondere subito è stato sempre van Aert con gli altri capaci di rientrare solo qualche chilometro dopo. Ai -11, però, l’olandese ha deciso di rompere gli indugi e sferrare l’attacco decisivo. Il belga ancora una volta è rimasto alla sua ruota, ma una foratura lo ha costretto ad alzare bandiera bianca e lasciare strada libera al rivale di sempre, che a quel punto è andato via da solo tagliando a braccia alzate il traguardo della Roubaix davanti al compagno di squadra Philpsen, che ha regolato in volata proprio va Aert. Sesto posto per il nostro Ganna, sempre con i migliori.
L’ultima Parigi-Roubaix per Peter Sagan si è conclusa con una caduta ad oltre 100 km dal traguardo. Lo slovacco è stato costretto ad alzare bandiera bianca e ad andare in ospedale per alcuni controlli. Per l’ex campione del mondo, oltre ai tagli al viso dovuti all’impatto con il terreno, si sospetta anche una commozione cerebrale.