Padre Lucio Maria Zappatore, parroco della Basilica dei Santi Silvestro e Martino a Roma, in esclusiva a Notizie.com: “Non c’è niente di più moderno e forte della resurrezione di Cristo”
Che valore dare alla Pasqua al giorno d’oggi? Cosa vuol dire per un Cristiano festeggiare la resurrezione di Cristo? E cosa bisogna ritrovare oggi, nel messaggio che Gesù ci ha lanciato con la sua morte e resurrezione? Lo abbiamo chiesto a Padre lucio Maria Zappatore, parroco della Basilica dei Santi Silvestro e Martino a Roma, una delle più note e conosciute nella capitale, e volto noto della tv.
Padre Lucio, che valore dobbiamo dare oggi alla Pasqua?
“Per spiegare la Pasqua bisogna tornare alle parole di Papa Benedetto XVI, che nel suo secondo libro su Gesù, ci dice che la resurrezione di Cristo rappresenta uno spartiacque: o si crede nel valore della resurrezione e quindi si pensa che la morte non è altro che una porta che ci spalanca l’eternità, oppure si decide di non crederci. Nel primo caso, una persona regolerà la sua vita terrena sapendo che prima o poi dovrà passare quella porta. Nell’altro caso vivrà una vita diversa, pensando solo ai beni terreni”.
La Pasqua ci aiuta a pensare alla vita in modo diverso?
La Pasqua ci insegna ad entrare nel cuore del messaggio cristiano. Qualche settimana fa ho celebrato un funerale di un professore. La chiesa era piena di studenti. Durante l’omelia e parlando ai ragazzi ho detto loro di aggrapparsi ad una certezza: che Cristo è risorto dai morti: questo regala un senso alla vita. A tutto quello che abbiamo, che facciamo. Da un senso alla vita, ai nostri successi, alle difficoltà, e da un un senso anche alla morte. Il valore della Pasqua è intramontabile”.
Anche oggi?
“Oggi la gente va disperatamente alla ricerca di valori nuovi: di felicità nuove e di dare un senso, nuovo, alla vita. Non c’è niente di più nuovo della resurrezione di Gesù. Che illumina la nostra vita e ci fa capire quanto vale la pena vivere. E’ meravigliosa la vita, illuminata dalla certezza che Cristo è risorto dai morti”.
Questo messaggio è recepito anche oggi, o qualcosa è cambiato?
“E’ cambiato molto: tanta gente è stata convinta, da letture superficiali, che si può mettere in dubbio la resurrezione di Cristo, preferendo non credere. Oggi c’è bisogno di ripartire da questa certezza: Cristo è risorto e ha sconfitto la morte. La sua resurrezione non è un qualcosa su cui si può discutere. La missione di noi Cristiani è di aiutare tutti quelli che sono intorno a noi a dare un senso alla vita, aggrappandosi alla fede”.
Qual’è la preghiera più bella da fare in famiglia nel giorno di Pasqua?
“Cercare la pace nel mondo. E non parlo solo di ciò che sta accadendo in guerra, ma della vita di tutti i giorni: c’è una violenza che sta maturando dentro di noi che è terribile: tra i bulli a scuola, le persone che approfittano dei più deboli per sopraffarli, le risse, le lotte. Si sta creando una mentalità dell’uomo contro l’uomo, che è terribile. Sarebbe bello che ogni famiglia, partendo dalle proprie quattro mura, inizi a diffondere un messaggio di pace. Servono valori, rispetto e amore. La vita è così breve, che vale la pena viverla bene ed in pace con tutti. Secondo voi persone che passano la loro vita litigando, cercando lo scontro, facendo cause, cosa si ritrovano in mano? Pensate invece quanto è bello vivere, aiutando gli altri. Non ci da la sensazione di aver speso meglio la nostra vita terrena?”.
