Il più ricco di tutti arriva da un continente e un mondo inaspettato. Sono dieci i club del pallone, di cui ben cinque in Mls
L’uomo più potente del pianeta riguardo lo sport, ma non solo. Diciamo che nelle discipline sportive primeggia senza alcun rivale. Ed è un quasi sconosciuto, almeno in Europa e nel resto del mondo. Un patrimonio stimato di circa 83 miliardi di dollari che lo piazza in vetta al mondo, davanti a tutti e con tanto di sorriso a trentadue denti. E non potrebbe essere altrimenti. Nell’annuale classifica Forbes, ha stilato poco tempo fa spicca il miliardario indiano Mukesh Ambani un nome che ai più dice poco o nulla, ma in realtà è talmente potente da scalzare dal primo posto Steve Ballmer, proprietario dei Los Angeles Clippers che da anni guardava tutti dall’alto verso il basso.
Mukesh Ambani, il presidente della famosa Relliance Industries Limited, meglio conosciuto come il Re del Ferro, è il proprietario della squadra di cricket Mumbai Indians una formazione che in India è seguitissima e amatissima e dalla quale arrivano tanti soldi anche per le sue aziende. Ambani è anche l’uomo più ricco del mondo, almeno secondo Forbes, scalzando i vari Musk e compagni. Un salto triplo se si considera che è arrivato fin lassù negli ultimi quindici anni. Ma tornando allo sport si sta parlando di un patrimonio complessivo di 509 miliardi di dollari. È la somma di tutti i maggiori proprietari che fanno parte del mondo dello sport e che sono gli uomini più potenti al mondo dal punto di vista sportivo.
Prima di arrivare a 509 miliardi, fino all’anno scorso il totale era di 396 miliardi di patrimonio complessivo, il 12% in più dello scorso anno. E a far sì che crescesse così tanto è a causa di uno statunitense, Rob Walton, erede della catena Walmart che ha acquistato la squadra di NFL Denver Broncos per la cifra monstre di 4,65 miliardi. E il football americano è paradossalmente il più redditizio. Nella classifica di Forbes il calcio è lo sport più rappresentato. Già perché quasi la metà degli uomini sportivi più ricchi possiedono società di calcio. Sono dieci i club di calcio in tutto, cinque dei quali giocano della Major League Soccer, la federazione di calcio americana.
Al quarto posto c’è il francese François Pinault. Il magnate multimiliardario, titolare del gruppo Kering, che al suo interno ha brand come Gucci, Yves Saint Laurent e Balenciaga. Dal 1998 possiede il Rennes, di cui è grande tifoso, ma col quale non è mai riuscito a vincere la Ligue 1, il risultato più importante raggiunto è il terzo posto. Subito dopo c’è Mark Mateschitz, il figlio di Dietrich Mateschitz, fondatore di Red Bull, scomparso di recente. Dal padre ha ereditato il 49 per cento della compagnia produttrice della famosa bevanda energetica, più le azioni dei New York Red Bulls (MLS), il Lipsia (Bundesliga) e il Red Bull Salisburgo e più ovviamente le due scuderie di Formula 1, la Red Bull Racing e l’Alpha Tauri. Ancpra dietro c’è un peso massimo. L’inglese James Ratcliffe, con un patrimonio di 22,9 miliardi di dollari. Nel 2019 ha acquistato il Nizza (Ligue 1) per cento milioni di euro. Allo stesso tempo la sua azienda figura come azionista al 33% della scuderia di Formula 1 Mercedes AMG F1. Ha però un cruccio, è un grandissimo appassionato di calcio e soprattutto del Manchester United, tanto che Ratcliffe sta provando ad acquistare i Red Devils. Ma la trattativa non è semplice. nella classifica non figurano società italiane, almeno non tra le prime dieci, la Juventus, con la Exor è oltre il ventesimo posto.