Ha parlato in esclusiva a Notizie.com alla vigilia della rivincita europea. Primo round a San Siro: “La squadra sta facendo sognare, ora non può sentirsi appagata”.
Il boccone amaro di campionato potrebbe non essere andato giù. “Quattro pere sono difficili da digerire…”: Antonio Zequila parla in esclusiva a Notizie.com il giorno prima della rivincita europea tra Napoli e Milan. Primo round dei quarti di Champions League in programma a San Siro, negli occhi e nelle mente c’è ancora l’ultima sfida di Serie A, un capolavoro al Maradona da parte della squadra rossonera. Non c’era Osimhen, praticamente out anche per il match di domani.
Antonio Zequila, il Napoli si è rialzato in campionato, ora c’è la Champions.
“Un momento bello per la squadra. Finora ha fatto sognare, può continuare così. In campionato, contro il Lecce, c’è stata subito la reazione dopo il ko con il Milan. Una battuta d’arresto poco auspicabile. Non c’era Osimhen, un’assenza molto pesante. Spero nel suo recupero in Champions. Almeno per il ritorno, se l’andata non è possibile”.
Cosa si aspetta domani?
“Facciamo un bel pareggio, un 2-2 spettacolare. Così il pubblico si diverte, poi al ritorno vince 2-0 il Napoli”.
Il 2 aprile è finita 0-4: quanto può incidere il ricordo di quella partita?
“Gli sportivi e gli addetti ai lavori dicono di no. Per me invece incide eccome, purtroppo. È difficile da digerire quando uno ti dà 4 pere… La Serie A comunque è molto strana, il Milan ha battuto il Napoli, poi ha pareggiato a sorpresa con l’Empoli in casa. Magari qualche calciatore aveva raggiunto una ‘pace muscolare’ visti i risultati, è il caso che si risveglino tutti e si diano da fare”.
Lo Scudetto è al sicuro?
“Non è ancora vinto. La Lazio non molla, poi c’è il discorso della penalizzazione della Juventus. Non credo comunque ci siano troppi dubbi, anche se a me piacerebbe molto di più la Champions. L’importante è che la squadra non si senta ancora appagata. I tifosi napoletani meritano questi risultati”.
Se l’aspettava una stagione del genere la scorsa estate? Sono andati via tanti big, c’erano parecchi dubbi sul Napoli.
“A livello di gioco non si può dire niente a Spalletti e a tutti i giocatori. Si stanno mettendo in luce, Osimhen è uno di questi. Non era un nome alla Ibrahimovic, quando è stato comprato. Al Napoli vogliono tutti farsi le ossa, i calciatori investono su loro stessi. La cosa vale anche per Kvaratskhelia: è fortissimo, ora vale dieci volte il prezzo di prima”.
Nessuna sorpresa per lei, insomma.
“Ormai non mi meraviglio più di niente. Dopo il Covid, poi, che ci ha cambiato la vita…”.