Il team di Marc Marquez ha da poco comunicato ufficialmente che lo spagnolo, dopo l’Argentina, salterà anche il GP delle Americhe.
L’incubo di Marc Marquez pare non finire mai e ora, dopo le polemiche sul controverso incidente provocato a Portimao, lo spagnolo salterà il secondo Gran Premio di fila.
Il GP di Austin in Texas è senza dubbio uno dei tracciati preferiti dal talento classe 93, che ha collezionato ben sette vittorie nel tracciato statunitense, ma a causa della frattura al metacarpo subita nel primo GP dell’anno, quest’anno non sarà presente.
L’ufficialità è stata diramata attraverso un comunicato: “Dopo un’ultima TAC, Marc Marquez e il suo team medico, guidato dal dottor Ignacio Roger de Oña, presso l’ospedale Ruber Internacional di Madrid hanno confermato che il primo metacarpo è ancora in fase di guarigione. Dopo una stretta collaborazione con il Repsol Honda Team e HRC, tutti i soggetti coinvolti hanno deciso di lasciare che l’infortunio guarisca completamente ed evitare rischi inutili”. La stagione di Marc pare non iniziare nel migliore nei modi, anche e soprattutto perché l’incidente provocato a Portimao – in cui sono stati coinvolti anche Oliveira e Martin – è l’evidente conseguenza di un periodo davvero complesso nella carriera dell’otto volte campione del mondo.
Il grave infortunio all’omero che ha caratterizzato gli ultimi anni di attività del pilota Honda, non ha pregiudicato la sua performance in pista solo sul piano fisico, ma anche e soprattutto dal punto di vista mentale: la sensazione è che, da quando il suo monopolio fu interrotto nel 2020 a causa dell’omero, Marc sia rientrato in pista animato da una costante necessità di rivalsa, che ne ha inevitabilmente influenzato la condotta in pista. Carenate a destra e sinistra, sorpassi al limite anche in momenti e punti della pista poco raccomandabili e, in generale, un’aggressività fuori dal comune per un pilota di moto GP, hanno alimentato un diffuso malcontento nella griglia del motomondiale, in cui Marc si è di fatto guadagnato una reputazione negativa.
Persino Jorge Lorenzo, uno dei suoi colleghi più illustri e vicini, non ha speso parole particolarmente lusinghiere nei confronti di una condotta di gara problematica: “Nella vita non si può ottenere tutto, ovvero avere un Marquez aggressivo e spettacolare e che questo non porti a delle cadute. Sarà lui eventualmente a comprendere che magari a volte è meglio accontentarsi di qualche vittoria in meno e qualche punto in più al posto di uno zero. Ma saranno eventualmente delle limature alla sua natura, ormai ha 30 anni e non cambierà”.
L’ex pilota Yamaha ha poi concluso: “Lui corre per vincere sempre e si prende tutti i rischi possibili. Che la moto sia competitiva o meno, che la pista gli piaccia o no, cerca sempre di ottenere il massimo. Questo comporta talvolta delle cadute, e quando coinvolge altri piloti allora è in quelle occasioni che la Direzione Gara deve intervenire con fermezza per difendere i piloti”. Ricordiamo che Marc è ancora a quota sette punti nella classifica piloti, in cui sta dominando l’italiano Marco Bezzecchi.