Papa Francesco in un’intervista citata da ‘La Stampa’: “Il demonio cerca il fallimento dell’uomo, ma con la preghiera non ha alcuna speranza”.
Papa Francesco è stato protagonista di un’intervista inedita nel saggio Esorcisti contro Satana. La Stampa ha pubblicato un estratto delle dichiarazioni rilasciate dal Pontefice. Bergoglio si è soffermato su diversi temi iniziando dalla testimonianza di una suora indemoniata, che ha parlato con il demonio proprio del Santo Padre.
“Non posso entrare nei dettagli della vicenda perché non conosco bene il caso – ha sottolineato il Pontefice – ma è davvero possibile che io rompa le scatole al demonio perché sono alla ricerca di seguire il Signore e fare quello che dice il Vangelo. Ma sono anche certo che è contento quando io commetto qualche peccato. Lui è alla ricerca del fallimento dell’uomo, ma posso dire che se c’è la preghiera il suo obiettivo non lo raggiungerà mai“.
Da quando è Papa non ci sono stati contatti con persone indemoniate, ma in passato Bergoglio ha ammesso di avere avuto a che fare con questo tipo di persone: “Ho avuto diversi casi quando ero arcivescovo di Buenos Aires. Li ho mandati a consulto da bravi sacerdoti che non sono guaritori, ma esorcisti“.
“Entrambi mi hanno detto successivamente che di queste persone soltanto due o tre erano vittime di possessione diabolica – ha aggiunto il Pontefice – le altre avevano solo una ossessione, che è molto diverso dalla prima perché non avevano il diavolo in corpo. Questo è bene dirlo“.
Bergoglio si è soffermato anche su quali demoni bisogna avere paura: “Io penso che ci sono demoni pericolosi e parlo dei diavoli educati. Lo dice anche Gesù, lo leggiamo nel Vangelo di Luca. Dice che quando il cattivo spirito è cacciato via, vaga per il deserto cercando sollievo. Ad un certo punto viene cacciato e torna a casa“.
“Non c’è scampo – ha concluso il Pontefice – il demonio o distrugge in modo diretto attraverso guerre e con le ingiustizie oppure lo fa in maniera più educata con diplomazia, così come racconta Gesù. Ci vuole discernimento“.