La Figc ha presentato alla Uefa il dossier finale compresa la lista definitiva dei dieci impianti richiesti, sarà sfida a due con la Turchia, unica altra candidata all’organizzazione dell’evento continentale
Ufficialmente presentato il dossier atto a presentare alla Uefa la candidatura della nostra nazione all’organizzazione degli Europei in programma nel 2032. Nel documento finale consegnato c’è la lista delle dieci città e dei relativi stadi che dovranno ospitare la rassegna continentale. Roma, Milano, Torino (con l’Allianz Stadium), Genova, Bologna, Verona, Firenze, Napoli, Bari e Cagliari sono presenti nel progetto.
L’Italia ha già organizzato due volte i Campionati europei: nel 1968, quando trionfammo nella finalissima dello stadio Olimpico di Roma contro l’allora Jugoslavia e nel 1980 quando, in pieno calcio scommesse, arrivammo soltanto quarti dopo aver perso la finalina per il terzo posto ai rigori contro la Cecoslovacchia.
Ecco la candidatura del “Nuovo Rinascimento”
E’ ufficialmente partita la nostra candidatura a Euro 2032 con la presentazione del Final Bid Dossier dove sono indicate anche le 10 città designate ad ospitare la fase finale del torneo. Ora sarà sfida a due, perché l’unica rivale rimasta in corsa è la Turchia. Nei prossimi mesi è attesa la valutazione da parte del massimo organismo calcistico europeo che, durante il Comitato Esecutivo del prossimo 10 ottobre, renderà nota la sede degli Europei del 2028 e del 2032. “È una straordinaria opportunità per l’Italia” ha detto oggi il presidente federale Gabriele Gravina nell’annunciare l’invio del documento finale da parte della nostra federazione. “Il dossier di candidatura dell’Italia per l’organizzazione di UEFA EURO 2032 è ispirato ad un ‘Nuovo Rinascimento‘“, ha spiegato ancora il presidente della FIGC, che ha aggiunto: “E’ stato realizzato attraverso continue connessioni con i territori, da un lato esaltandone le bellezze storiche e artistiche, dall’altro rispettandone l’impatto e la sostenibilità. Il dossier è il frutto di un lavoro intenso, in cui il calcio si è fatto ancora una volta strumento di unità e di aggregazione trasversale, concretizzatasi nell’adozione di diversi provvedimenti, governativi, parlamentari e comunali, che nobilitano la nostra candidatura“.
La scelta sulle dieci città e i relativi impianti
Molta attenzione verrà posta dalla UEFA sulla scelta definitiva degli impianti che dovranno ospitare le partire della rassegna continentale e sappiamo che l’Italia non brilla in questo campo né per la modernità delle strutture né per la snellezza della burocrazia. Sono state coinvolte infatti le città di Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari, è rimasta fuori a sorpresa Palermo che sarà la prima riserva in caso di necessità.
𝗘𝗨𝗥𝗢 𝟮𝟬𝟯𝟮: consegnato alla @UEFA il 𝐹𝑖𝑛𝑎𝑙 𝐵𝑖𝑑 𝐷𝑜𝑠𝑠𝑖𝑒𝑟 di candidatura della #FIGC
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— FIGC (@FIGC) April 12, 2023
Soltanto lo stadio Olimpico di Roma, Il Meazza a Milano e l’Allianz Stadium di Torino sono quasi in linea con gli standard richiesti mentre tutti gli altri dovranno essere per forza riammodernati e soprattutto adeguati ai parametri dettati dalla UEFA. Per questo dovrebbe essere di grande aiuto il Dpcm appena approvato dal Governo che prevede una struttura interministeriale in grado di aiutare la capacità progettuale degli investitori, evitare speculazioni e snellire le procedute burocratiche.