Elezioni Turchia, l’attuale numero uno del Paese Recep Tayyip Erdogan punta seriamente alla riconferma. Anche se, a quanto pare, non è così facile come sembra
Tra quasi un mese esatto (precisamente il 14 maggio) la Turchia si concentrerà esclusivamente sulle prossime elezioni. Le stesse che vedranno, ancora una volta, come protagonista l’attuale numero uno del Paese, Recep Tayyip Erdogan. Non è affatto un mistero che quest’ultimo punti seriamente alla riconferma. Anche se, a dire il vero, non dovrebbe essere affatto una passeggiata. E la vittoria è tutt’altro che scontata. Tanto è vero che ha voluto farlo con la presentazione ufficiale da parte del manifesto elettorale. Il tutto si è verificato, nella giornata di ieri mercoledì 12 aprile, nel palazzetto dello sport situato ad Ankara. Non c’era un posto libero.
Lì ha voluto presentare il suo programma ufficiale per cercare di (ri)ottenere la conferma. Accanto a lui non poteva mancare la moglie Emine. Il suo piano è fin troppo chiaro: spiegare alla gente, faccia a faccia, il manifesto e tutte le sue idee. Uno degli argomenti principali e che interessa particolarmente i cittadini non può che essere quello relativo all’economia. Lo stesso Erdogan viete etichettato come il politico che ha applicato una politica di taglio degli interessi. Lo stesso che ha portato l’inflazione alle stelle. Adesso, il presidente turco, ha deciso di far scendere l’inflazione ad una “cifra singola”.
Non solo: l’obiettivo principale è anche quello di creare nuovi posti di lavoro per 6 milioni di persone nei prossimi 5 anni. In un anno ha alzato il salario minimo per ben tre volte. Tanto da ritoccare anche pensioni e contratti pubblici. Adesso vuole portare il minimo di stipendio da 10.600 lire (quasi 500 euro) fino a 16mila (750 euro). Cercherà, in tutti i modi, di portare il volume di esportazioni del Paese dai 254 miliardi di dollari attuali a 400 e le entrate del turismo a 100 miliardi di dollari. Soprattutto grazie a dei nuovi investimenti.
Importanti novità anche per gli studenti: a questi ultimi è stato promesso di azzerare le tasse sull’acquisto di telefoni cellulari e computer. Per quelli più poveri una nuova struttura di assistenza sociale. Per le famiglie a “rischio” è previsto un programma che prevede la “Banca della Famiglia“, ovvero quelle finanziate dalle entrate garantite dal gas. Nel corso del suo intervento ha puntato, ancora una volta, il dito contro i movimenti Lgbt.