Nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano ‘La Repubblica’, Marine Le Pen si è soffermata anche sulla situazione del nostro Paese. Tanto da non essere d’accordo con la “linea” della premier Meloni
Marine Le Pen non ci sta e fa un discorso a 360° al quotidiano ‘La Repubblica‘. Se fosse per lei la Francia dovrebbe uscire immediatamente dalla Nato e non si devono dare più armi all’Ucraina. In questo momento, nel corso di alcuni sondaggi, la popolazione francese si schiera dalla sua parte: ben il 55% la preferisce rispetto ad Emmanuel Macron. Anche se, nei confronti di quest’ultimo, c’è qualcosa che apprezza. In particolar modo il rifiuto al vassallaggio su Cina ed Usa. Come riportato in precedenza, però, ha parlato anche di politica italiana.
Quando le è stata posta la domanda se si sentisse, o meno, la sorella di Giorgia Meloni ha risposto con un secco “no”. Queste sono alcune delle sue parole: “Sta governando senza attirare le critiche agitate prima della sua elezione. Stessa cosa successe prima che vincessimo le comunali. Quando andremo al potere, la gente vedrà una politica di buon senso. Ucraina? Tutti la sosteniamo, ma basta consegnare armi. Con la Meloni abbiamo differenze. In Italia la politica gira veloce“. Sempre sulla premier: “Dice di essere favorevole alla Nato perché italiana, ma alcune parti del progetto suo non le condivido“.
Altro che Giorgia Meloni, quindi, per Marine Le Pen: la politica francese ammette di essere una “fedele” di Matteo Salvini. Condivide il pensiero da parte del numero uno della Lega. “Ogni giorno che passa divento euroscettica. Non sull’Europa, ma all’organizzazione politica dell’Ue. Politicamente mi sento più vicina a Salvini. Mi sento una persona reale e non una candidata a vita“.
In conclusione non poteva non soffermarsi sul conflitto: “Se la Russia vincesse la guerra sarebbe catastrofico perché tutti i Paesi che hanno un conflitto territoriale penseranno di poterlo risolvere con le armi. Se dovesse vincere l’Ucraina significherebbe che la Nato è entrata nel conflitto, e quindi l’inizio della Terza guerra mondiale. Se continueremo a fornire armi all’Ucraina ci troveremo di fronte a una nuova guerra dei cent’anni. Una tragedia“.