Nelle ultime ore la Corea del Nord ha lanciato e testato un nuovo missile balistico. Successivamente sono arrivate anche le parole da parte del numero uno del Paese, Kim Jong-Un. Parole a dir poco terrificanti
La tensione sale sempre di più. E non potrebbe essere altrimenti visto che la Corea del Nord continua a lanciare e testare missili balistici come se nulla fosse. Non si tratterebbe affatto della prima volta in questo nuovo anno. La situazione non è affatto delle migliori visto che c’è molta preoccupazione soprattutto nei Paesi che si trovano accanto a loro come la Corea del Sud ed il Giappone. Gli stessi che hanno lanciato un vero e proprio allarme. In merito a questa vicenda sono intervenuti anche gli Stati Uniti D’America che stanno cercando di mantenere tutti alla calma.
A dire il vero la Corea del Nord pare che voglia continuare per la propria strada. Nella giornata di ieri vi avevamo annunciato il lancio del nuovo missile balistico intercontinentale. Si tratta di un’arma a propellente solido. Secondo quanto riportato dagli analisti potrebbe consentire di lanciare attacchi nucleari a lungo raggio. Nella maniera più rapida e facile possibile. Nel caso in cui Pyongyang dovesse aumentare il proprio programma missilistico. Subito dopo il lancio sono arrivate anche le dichiarazioni da parte del leader del Paese, Kim Jong-Un. Il suo pensiero è a dir poco terrificante.
Ricordiamo che il nuovo missile è stato chiamato “Hwasong-18” ed è stato lanciato poco prima delle 7 di ieri. Tanto è vero che è stato lanciato un allarme di evacuazione sull’isola giapponese settentrionale di Hokkaido. Poco prima che lo stesso cadesse nelle acque a est della penisola coreana. Successivamente è arrivato l’annuncio anche da parte dell’agenzia di stampa coreana della ‘KCNA’. La stessa che è gestita dallo Stato.
In merito al lancio del nuovo missile, il tutto sotto gli occhi del leader del Paese e di sua figlia, sono arrivate alcune dichiarazioni. Ovvero che questo missile potrebbe essere utilizzato anche come potente mezzo di un possibile attacco strategico di maggiore efficienza militare. Non solo: anche di un possibile contrattacco nucleare per poter sopprimere le invasioni e proteggere la nazione. In merito a questo comunicato non sono arrivate dichiarazioni da altri Paesi “limitrofi”.