Lorenzo Bazzana, responsabile economico di Coldiretti, in esclusiva ai nostri microfoni sui risultati da record della petizione dell’associazione contro la carne sintetica.
Numeri record per la raccolta firme di Coldiretti contro la carne sintetica. La petizione, che ha superato le 350mila sottoscrizioni, ha come obiettivo quello di promuovere la legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione nel nostro Paese di questo tipo di cibo.
La nostra redazione ha contattato Lorenzo Bazzana, responsabile economico dell’associazione, per un commento ai dati, significativi raggiunti e sulla decisione di Facebook, che ha deciso improvvisamente di rimuovere il post della petizione. “Questo fa capire che tipi di interessi ci sono alle spalle”, sintetizza Bazzana.
Dottor Bazzana, la petizione di Coldiretti contro la carne sintetica sta ottenendo degli ottimi risultati. Ve lo aspettavate?
“Quando le persone vengono informate su determinate questioni, è molto più facile che riescano a prendere una posizione“.
Nonostante gli ottimi risultati, Facebook ha deciso di rimuovere il post della vostra petizione.
“Questo fa capire che interessi economici ci sono dietro. Ma non capisco il senso di questa posizione quando sono usciti due studi che pongono dei timori su questo tipo di prodotti“.
Quali sono i potenziali rischi del cibo sintetico?
“E’ abbastanza chiaro. Si tratta di cellule che vengono messe nel bioreattore e, per farle crescere in maniera più veloce, vengono aggiunte delle sostanze. Spingere in questo modo, può provocare problemi che possono andare da allergie e malattie più gravi. I timori sono legati proprio a questo“.
Come mai secondo lei l’Unione Europea ha deciso di ‘sponsorizzare’ il cibo sintetico?
“L’Unione Europea non ha sponsorizzato nulla. Semplicemente ha finanziato delle start up per studiare questo discorso. Non ha preso una posizione. Oltretutto ci sono le dichiarazioni di Del Castro che ha detto come difficilmente l’Ue potrà dare il via libera perché ci sono gli ormoni“.