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Graziella Quattrocchi: “Una pugnalata nel cuore ogni 14 aprile. Fabrizio amava l’Italia”

Published by
Paolo Colantoni

La sorella del contractor ucciso in Iraq 19 anni fa, in esclusiva a Notizie.com: “Volevano umiliarlo, ma lui non lo ha permesso”

“Il primo pensiero di ogni giorno è rivolto a Fabrizio, alla sua memoria. E’ chiaro che il 14 aprile di ogni anno questo sentimento è sempre più forte”.  Graziella Quattrocchi, sorella di Fabrizio, il contractor genovese ucciso dai terroristi islamici in Iraq, ricorda ai nostri microfoni il fratello, nel diciannovesimo anniversario della sua scomparsa. “E’ una ferita sempre aperta, un pugnale conficcato nel cuore. Quello che ci regala forza e consolazione è che in questo giorno arrivano sempre tanti amici, centinaia di migliaia di messaggi, email, pensieri, ricordi, che rinnovano nel nostro cuore il pensiero di mio fratello”.

Diciannove anni fa l’uccisione di Fabrizio Quattrocchi – Notizie.com

Ora vi faccio vedere come muore un italiano. Questa frase, diventata ormai iconica, descrive il carattere e la forza di Fabrizio?
“Volevano umiliarlo, ma lui non glielo ha permesso. Era un ragazzo fiero, amava guardare negli occhi le persone e non aveva paura di niente. Ha dimostrato il suo coraggio fino alla fine. Credo che tutti lo abbiano capito ormai”.

Lei che rapporto aveva con Fabrizio?
“Stupendo, bellissimo. Un rapporto molto forte. Lui era più piccolo di dodici anni rispetto a me. Ma era un gigante: mi prendeva in braccio, mi faceva sempre divertire molto. Con lui e Davide mi sono sempre comportata quasi da mamma, rispetto ad una sorella maggiore. Ed ho dei ricordi davvero tanto intensi. Indimenticabili”.

E’ vero che Fabrizio non vi disse la verità sul suo viaggio in Iraq?
“Si. Non voleva che mamma si preoccupasse. Non voleva farla stare in pensiero e ci disse che sarebbe andato in Kosovo. Noi eravamo all’oscuro di tutto e purtroppo siamo venuti a conoscenza della verità dalla televisione e dai giornali che parlarono del rapimento. Fu un grande shock per tutti”.

Negli anni intorno alla figura di Fabrizio ci sono state tante polemiche…
“Soprattutto politiche”.

Ogni 14 aprile davanti alla tomba di Fabrizio Quattrocchi a Stigliano si ritrovano amici e parenti – Notizie.com

Si è chiesta il perchè? Perchè qualcuno polemizzò sulla possibilità di dedicargli targhe, vie o piazze? Come è possibile immaginare che la figura di Fabrizio Quattrocchi venga considerata divisiva?
Penso che una certa parte politica abbia strumentalizzato molto questa vicenda. Purtroppo in Italia succede spesso. Invece di unirsi intorno al nome e alla figura di Fabrizio, si è preferito fare divisioni inutili. Fortunatamente dai messaggi che riceviamo e dagli apprezzamenti mi accorgo che tante persone si sono strette intorno alla nostra famiglia”.

Il prossimo anno sarà una ricorrenza speciale
“Oggi è il diciannovesimo anniversario della sua scomparsa. Mi auguro che il prossimo anno, quando saranno venti anni che Fabrizio non è più con noi, riusciremo a fare qualcosa in più. Ricordando una persona che amava l’Italia e che l’ha onorata fino alla fine”

 

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Paolo Colantoni