Nicola Pietrangeli, capitano azzurro della Coppa Davis vinta nel 1976, in esclusiva a Notizie.com: “Ho una scommessa aperta con il presidente Binaghi”
Nicola Pietrangeli è ancora oggi considerato il più forte tennista italiano. “Sicuramente quello che ha vinto di più. Non me ne voglia Panatta o qualche altro tennista, ma i numeri parlano chiaro”, ha dichiarato tra il serio e l’ironico ai nostri microfoni. Oggi, come milioni di appassionati, guarderà il derby tra Sinner e Musetti, che si giocano le semifinali dell’Atp di Montecarlo. “Due grandi giocatori, che stanno facendo festeggiare il nostro presidente di Federazione. E giustamente direi”.
Sinner e Musetti si giocano un posto nella semifinale del torneo di Montecarlo. Che momento è per il tennis italiano?
“Basta leggere le classifiche e guardare le partite. Finalmente, dopo qualche anno di buio, oggi abbiamo non solo dei giocatori che fanno paura, ma una squadra che fa paura. Adesso siamo guardati come non accadeva da anni. Sono giocatori giovanissimi, il presidente della Federazione cammina sulle nuvole. E’ un momento bellissimo per il tennis italiano”.
Ieri Musetti ha fatto un’impresa battendo Djokovic
“Non per me. Avevo scommesso 5 euro sulla sua vittoria contro Djokovic e ho vinto. Ora ho fatto un’altra scommessa con il presidente Binaghi”.
Sul derby tra Sinner e Musetti?
“Lui dice che vincerà Sinner e probabilmente sarà così, ma io scommetto ancora su Musetti”.
Perchè punta su Musetti?
“Non è il più forte, ma è sicuramente quello che gioca meglio. Sinner è più completo, ma Musetti gioca un tennis che preferisco. Poi mi sta simpatico, perchè gioca con una mano sola. Insomma… io punto su di lui”.
Peccato per l’infortunio di Berrettini.
“Non si capisce cosa abbia. Non vorrei neanche parlarne, perchè l’ultima volta che ho detto qualcosa su di lui, qualcuno si è offeso. Parliamo di un grande giocatore, ma si vede che negli ultimi tempi c’è qualcosa che non va. Sono mesi che non vince una partita. Spero che lui e il suo entourage sappiano cosa stia succedendo”.
Questa Nazionale può puntare alla Coppa Davis?
“Non sarà una passeggiata. Abbiamo un girone non facile. Dobbiamo affrontare il Canada, avversario tostissimo, la Svezia, buonina ma battibile e il Cile, che è molto pericoloso. Ma per andare al girone finale non dovrebbero esserci problemi. Diciamo che abbiamo tutte le carte in regola per riuscire ad arrivare alla fase finale di Coppa Davis
E per vincerla?
“Non sarebbe certo un miracolo, come poteva essere qualche anno fa. Abbiamo una bellissima squadra e, senza troppa presunzione, può vincere la Coppa Davis. E’ chiaro che mi farebbe piacere, però c’è una cosa che vorrei sottolineare”.
Cosa?
“Mi faccia aprire una piccola parentesi polemica. Sento sempre dire che siamo nell’era moderna del tennis. Ma quando giocavo io o quando la squadra della quale ero capitano ha vinto la Coppa Davis, era sempre tennis o sbaglio? Mica giocavamo a Padel. Quando giocavo sul campo centrale di Wimbledon o quando vincevo a Parigi, mica avevo la racchetta da Ping Pong. Ognuno è stato campione nella sua epoca. Il tennis è sempre stato quello: non c’è bisogno di fare differenze di epoche”.
