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Politica

Rottura Terzo Polo, Italia Viva: come ti smonto, Calenda, le tue 10 fake news

Published by
Luigia Luciani

Da chi ha fatto il primo passo, ai fondi, senza dimenticare Riformista e elezione di La Russa a presidente del Senato. Italia viva dopo il divorzio con Azione rilancia e ‘smonta’ le “10 fake news” sul naufragio del Terzo Polo

Non lascio, raddoppio“. Chi lo disse? Non andiamo a scomodare la memoria per farla andare tanto indietro nel tempo, perchè in realtà da questa affermazione da telequiz, ci separano soltanto pochi giorni.

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, fonte Ansa

Il 5 aprile Matteo Renzi stupiva ancora i suoi elettori, come anche i suoi detrattori annunciando che aveva detto sì all’ennesima sfida della sua vita: essere per un anno il direttore editoriale de il Riformista. Nella conferenza stampa andata in scena in quella giornata, Renzi disse pure, anzi reiterò: Calenda leader del Terzo Polo. 9 Giorni dopo si assiste ad un film dal finale completamente rivoluzionato. E Calenda, se sarà leader del Terzo Polo, dovrà fare a meno del peso di Italia Viva, che dopo gli attacchi e le esternazioni arrivate dal leader di Azione decide di rispondere a suo modo: smontando quelle 10 fake news o presunte tali nella sua e-news.

Rottura Terzo Polo, Italia Viva: come ti smonto, Calenda, le tue 10 fake news

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, foto Ansa

“E’ vero – si comincia – che Renzi non voleva sciogliere Italia Viva? Falso. Nel documento proposto da Renzi Italia Viva si sarebbe sciolta il 29 ottobre 2023, con l’elezione democratica del segretario del partito”. “E’ vero che Renzi non voleva girare i soldi al partito unitario? Falso: nel documento proposto da Renzi, Italia Viva avrebbe pagato il 50% di tutte le spese (come fatto sino ad oggi, comprese le pubblicita’ personali a Calenda) fino al congresso. Dal giorno dopo tutti i soldi sarebbero andati al partito unitario”. E ancora: “E’ vero che Renzi non voleva la norma sui conflitti di interesse? Falso. Addirittura nel documento proposto da Renzi la norma si applicava non solo ai dirigenti nazionali ma anche a quelli locali”. E ancora: “E’ vero che il problema e’ stato la scelta di Renzi di dirigere il Riformista? Falso. Calenda era entusiasta della scelta di Renzi, sia su Twitter che nelle trasmissioni tv”.

E-news di Italia Viva: “Non c’e’ una sola scelta politica che abbia diviso il Terzo Polo ma solo una scelta personale di Calenda”

Carlo Calenda e Matteo Renzi, foto Ansa

Il nastro si riavvolge e si esce dalla zona Terzo Polo e partito unico,  per entrare nella questione Senato: “E’ vero che Renzi ha votato per La Russa in cambio di una vicepresidenza o della vigilanza? Falso. Lo dice la matematica e per quello che vale lo dice anche Calenda. E infatti vicepresidenze e vigilanza sono andate a PD e Cinque Stelle. L’unica presidenza di commissione del Terzo Polo e’ andata a Enrico Costa (Azione), alla Camera”. Ancora. “Renzi fa il lobbista? Falso. Renzi siede in diversi consigli d’amministrazione come permesso dalla legge italiana, ma non svolge alcuna attivita’ di Lobbying”. La rottura con Calenda si e’ consumata per ragioni politiche? “Falso. Non c’e’ una sola scelta politica che abbia diviso il Terzo Polo ma solo una scelta personale di Calenda”. Problemi personali con Calenda? “Falso – spiegano  ancora da Iv – Renzi ha permesso a Calenda di diventare ministro, ambasciatore, leader del Terzo Polo e lo ha sostenuto sia alle Europee che al comune di Roma, contribuendo a finanziarne le campagne elettorali. E’ evidente che Renzi non ha nessun problema caratteriale o personale con Calenda“.

La Leopolda ha causato la rottura? Anche questo e’ “falso. Renzi ha sempre organizzato la Leopolda, quando era sindaco, quando era premier, quando era nel Pd, quando era in Iv perche’ la Leopolda e’ uno spazio di liberta’. Calenda stesso intervenendo alla Leopolda diceva che la Leopolda e’ straordinariamente bella”. Infine: e’ vero che Renzi voleva candidarsi al congresso? “Falso. Renzi ha insistito per un congresso democratico, dal basso. Alcuni dirigenti di Italia Viva avevano gia’ annunciato il sostegno a Calenda, altri volevano candidarsi in prima persona. Ma Renzi ha sempre detto che avrebbe dato una mano senza candidarsi in prima persona”.

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Luigia Luciani