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Politica

Rottura Terzo Polo, Renzi “chiede scusa per l’indecoroso spettacolo” e Calenda impone il silenzio stampa

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Luigia Luciani

Matteo Renzi nella e-news quotidiana chiede scusa per “l’indecoroso spettacolo di questa settimana”, poi annuncia il congresso di Italia Viva. Carlo Calenda su twitter spara le (ultime?) cartucce e alla fine impone il silenzio stampa ai suoi “lasciamo la melma a chi ci sta bene dentro”

Al peggio non c’è mai fine. Con la giornata di ieri, era ipotizzabile pensare che fosse calato il sipario sul dramma politico che Matteo Renzi e Carlo Calenda hanno voluto consumare a colpi di twitter, interviste, note stampa, veline, dichiarazioni al vetriolo.

Matteo Renzi e Carlo Calenda, foto Ansa

Insomma, cosa altro si poteva aggiungere, considerato il fatto che ormai la storia del Terzo Polo è giunta al capolinea? E invece ancora livore, ancora fiumi di parole, ancora attacchi social, fino a quando a tarda mattinata il segretario di Azione impone il silenzio stampa ai suoi. Anche in questo caso si avvale di twitter per una comunicazione più immediata e capillare. “Tanto dovevo di spiegazioni sulle polemiche di questi giorni e sul tentativo di renderle “caratteriali” piuttosto che politiche. Da ora Azione entra in silenzio stampa. Lasciamo la melma a chi ci sta bene dentro“.

Rottura Terzo Polo, Renzi “chiede scusa per l’indecoroso spettacolo” e Calenda impone il silenzio stampa

Matteo Renzi e Carlo Calenda, foto Ansa

“Alleluja” avrà sicuramente gridato più di qualcuno davanti all’annuncio dello stop alle dichiarazioni ufficiali a mezzo stampa, peccato che poco dopo sempre lo stesso leader di Azione sui social aggiunge altri cinguettii niente affatto distensivi. Il primo in risposta al tesoriere di Italia Viva, Bonifazi,  che stamane in un’intervista apparsa sulla carta stampata aveva “accusato” Calenda di essere assenteista in Senato. La replica del segretario di Azione è stata questa “Ps a Bonifazi che mi accusa di assenze…Quando non ero in Senato era a fare iniziativa sul territorio per Azione e Italia Viva. Non ero a Miami col genero di Trump o in Arabia a prendere soldo dall’assassino di Khashoggi”. Ecco, se in questi giorni in molti hanno titolato sulla querelle Calenda-Renzi dicendo, volano stracci, qui possiamo dire di essere molto oltre.

E la cronaca ci impone infatti di ricordare anche la lunghissima e-news di oggi firmata dal leader di Italia Viva, nella quale Renzi prima si scusa, poi spara ancora contro l’avversario, quindi rilancia le iniziative che riguarderanno il suo partito: a cominciare dal prossimo congresso. Ma andiamo con ordine e riportiamo i punti salienti della e-news renziana. “E’  per chiedere scusa a tutti gli amici che credono nel riformismo e nel Terzo Polo per l’indecoroso spettacolo di questa settimana. Ho fatto di tutto per evitare di giungere a questo epilogo. Ci ho creduto ma non ci sono riuscito. Penso che chi ha avuto responsabilità in questo fallimento debba chiedere scusa. E io lo faccio – per la mia quota parte – con la consapevolezza che ho fatto di tutto fino all’ultimo per evitare il patatrac“. Ecco le scuse, poi scappa di nuovo la frizione ” In queste ore Carlo Calenda sta continuando ad attaccarmi sul piano personale, con le stesse critiche che da mesi usano i giustizialisti. Sono post e tweet tipici dei grillini, non dei liberal democratici. Tuttavia io non replico. Se sono un mostro oggi, lo ero anche sei mesi fa quando c’era bisogno del simbolo di Italia Viva per presentare le liste. Se sono un mostro oggi, lo ero anche quando ho sostenuto Calenda come leader del Terzo Polo, come sindaco di Roma, come membro del Parlamento europeo. O addirittura quando l’ho nominato viceministro, ambasciatore, ministro”.

Rottura Terzo Polo, Renzi nella sua e-news: “Dopo le europee, eleggeremo il leader o la leader che ci guiderà verso le Politiche”

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, foto Ansa

Renzi rivanga il passato, ma pensa a scrivere pagine di presente e futuro “Faremo la Leopolda l’8-9-10 marzo 2024 cercando di portare tante belle esperienze a discutere, a condividere i sogni, a ragionare di politica. Pensare di vietare la Leopolda è incredibile: significa non aver capito quanto entusiasmo e quanta bellezza ci sia in un popolo che rifiuta il populismo… –prosegue ancoraDopo le europee, con le primarie e il voto diretto degli iscritti, eleggeremo il leader o la leader che ci guiderà verso le Politiche. Cercheremo di allargare a chi ci sta, senza rinchiuderci in casa nostra. Apriremo ai mondi del cattolicesimo democratico, liberali, riformisti. Lo faremo spalancando le finestre, non chiudendoci nei personalismi o nelle ambizioni di leader autoproclamatisi”.

Poi il lungo messaggio di Renzi contenuto nella e-news torna a farsi personalistico “Non mi hanno fermato quando avevo tutta Italia contro perche’ volevo Draghi al posto di Conte. Allora ricordo bene chi diceva che aprire la crisi era un atto irresponsabile e Draghi non sarebbe mai arrivato. Eppure, mandando a casa Conte e portando Draghi, contro tutti, abbiamo salvato l’Italia. Figuratevi se ci fermeranno oggi! Sono un maratoneta, non un centometrista. So come si arriva al traguardo. Quanto a me. Non mi fanno male gli attacchi personali. Ho la scorza dura ormai. Ho fatto tutti i passi indietro possibili. Mi dispiace tanto per chi non sa quanto e’ bella la politica fatta in modo diverso da cosi’. E poi chiude, “Non abbassate mai la politica a uno scontro personale, a un’aggressione personale, a una lotta personale. La politica e’ sogno, non fango. Quando qualcuno vola basso, voi puntate in alto ci disse una volta Michelle Obama. Facciamolo in queste ore. Non replichiamo alle aggressioni giustizialiste. Riprendiamoci il sorriso“. 

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Luigia Luciani