Il giornalista, attore e direttore di Cultura e Identità Edoardo Sylos Labini uno dei primi a portare avanti discorsi e concetti di tutela della cultura italiana
“Il Made in Italy è un vanto, è qualcosa che dovrebbe essere innalzato e tutelato in ogni sede, e invece alcuni lo denigrano…“. Per anni il giornalista, attore, regista, nonché direttore del mensile “Culturaidentità”, un nome che dice già tutto, Edoardo Sylos Labini non ha fatto altro che diffondere messaggi e parole per tutelare tutto quello che è italiano, il patrimonio e la cultura del Belpaese, dalle città, dalla più grande al paese più piccolo e quasi sconosciuto, al teatro, ai prodotti alimentari e tutto quello che ha il colore bianco, rosso e verde. Per alcuni un’estremista della nazionalità, quando in realtà è solo una persona di cultura che cerca di tutelare, proteggere ed esaltare al massimo tutto ciò che è prodotto e creato sullo stivale.
“Credo che il nostro paese sia un grande paese, che ha una storia e una cultura che tante altre nazioni non possono nemmeno aspirare ad avere, ma ci sono persone che queste cose le ignorano o non ci fanno caso, e non è giusto“, osserva con attenzione Labini a Notizie.com. In questi primi mesi del nuovo governo Meloni si dibatte spesso sull’opportunità di tutelare e far crescere ancora di più il Made in Italy, ma per alcuni sembra quasi sia un argomento pericoloso perché troppo nazionalista. “Ma vi rendete conto? Pensare di esaltare la nostra cultura, i nostri prodotti alimentari che sono magnifici, possa essere considerato un qualcosa di quasi estremistico, mi vien da ridere. Per fortuna per la gente non è così, solo una piccola minoranza senza identità la vede come una sciagura che poi sciagura non è“, le parole di Edoardo Sylos Labini che non ci sta davanti a questo tipo di conclusioni.
“Una follia non promuovere i prodotti italiani e mandare avanti la carne sintetica, un mondo di pazzi”
E’ stato uno dei primi a portare avanti determinati discorsi legati all’identità della cultura italiana, un patrimonio mondiale da esportare nel mondo. “La candidatura della cucina italiana come patrimonio dell’Unesco – ha spiegato Labini a Notizie.com – è arrivata anche troppo tardi, ma sempre importante che sia arrivata. Ancora non riesco a capire come si possa portare avanti il discorso della carne sintetica rispetto a quelli che sono i nostri prodotti. Io non capisco davvero, a me sembra tutto una follia, un’assurdità soltanto pensarlo e sponsorizzare una roba del genere“.
E’ fuori da ogni logica per il regista-attore e giornalista italiano e cerca di dare la sua motivazione: “Per fortuna la gente queste cose le sa bene, il made in Italy e la cultura italiano sono un vanto, le persone non vanno dietro a queste piccole battaglie da parte della sinistra che non ha identità e chi sponsorizza la carne sintetica rispetto ai nostri prodotti vuol dire essere anti-italiani, senza se e senza ma. Loro sono un recinto, completamente scollegato con il resto del paese. La Cultura? Felice che il ministro Sangiuliano stia prendendo la direzione giusta su tante battaglie che ha portato avanti Culturaidentità”