Il numero uno della Ppe, Manfred Weber, ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ dove ha elogiato il lavoro della Meloni e criticato la von der Leyen
Il presidente del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, ha rilasciato una importante intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘. Nel corso della chiacchierata con Francesca Basso ci ha tenuto ad elogiare il grande lavoro che sta svolgendo la nostra premier, Giorgia Meloni. Complimenti che arrivano anche nei confronti del governo per come si sta muovendo in questi ultimi mesi. Elogi che continuano ad arrivare anche da altri paesi che fanno parte dell’Unione europea. Il riferimento di Weber è fin troppo chiaro, ovvero a come sta gestendo la situazione che riguarda l’immigrazione.
Parole che arrivano subito dopo la proclamazione da parte del nuovo commissario dello stato di emergenza, Valerio Valenti. Una scelta che non è stata digerita molto da parte dell’opposizione che continua a criticare le mosse del governo. Weber fa sapere di condividere il progetto di espandere i rapporti di forza e di collaborazione con l’Unione Europea. In modo tale da sostituire i conservatori ai socialdemocratici nelle scelte del partito Popolare. Nel corso dell’intervista, però, non è mancata più di qualche “bacchettata” nei confronti della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
Ppe, Weber promuove la Meloni e “critica” la von der Leyen
Come riportato in precedenza il numero uno della Ppe ha criticato la von der Leyen per via della sua “lentezza” ed allo stesso tempo incertezza per quanto riguarda le responsabilità comunitarie sul fenomeno dell’immigrazione. Decisamente troppo grande per l’Italia che ha bisogno di una mano anche da parte degli altri paesi. Nel corso dell’intervista Weber fa sapere che, a livello europeo, la solidarietà non è un’arma vincente e che non funziona del tutto. Ci ha tenuto a ringraziare il governo italiano per come si sta muovendo: ovvero accogliere i migranti ed allo stesso tempo salvarli ed aiutarli.
Invece che lasciarli in mare in un destino a dir poco tragico. Altro che “boicottare i soccorsi” come fa sapere la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. Non è mancato l’avvertimento ai governi sia francesi che tedeschi: gli stessi che sono stati invitati ad agire e non rimanere con le mani in mano. L’obiettivo è che anche loro possano portare, in maniera volontaria, i migranti ad un diritto di asilo sul loro territorio. In conclusione ha voluto rinfacciare alla stessa Germania i 6 miliardi di euro che sono stati spesi in favore della Turchia, per contenere il traffico di migranti.