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Politica

Protezione speciale, senatore Lisei (FDI) a Notizie.com: “Operazione di chirurgia giuridica”

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Luigia Luciani

Protezione speciale, la “battaglia” politica della settimana si sposta in Senato con le opposizioni pronte alle barricate. Ostruzionismo al subemendamento , che per molti ricompatta la maggioranza e che  porta la firma di Daisy Pirovano (Lega), Marco Lisei (FdI) e Maurizio Gasparri (FI). Notizie.com ha intervistato il senatore Lisei “Prova di compattezza? Se le prove fossero tutte così, andremo come un treno”

La settimana politica si apre all’insegna della battaglia tra maggioranza e opposizioni, Pd in primis, sul fronte della protezione speciale. Dall’Etiopia, dove la premier Meloni ha concluso proprio ieri la sua missione, aveva dichiarato, che obiettivo di questo esecutivo, sia quello di  arrivare a toglierla. Sempre nella giornata di ieri, viene poi reso ufficiale il nome del commissario delegato allo stato d’emergenza sull’immigrazione, dichiarato da questo Governo lo scorso 11 aprile.

Senatore Marco Lisei, FDI, a Notizie.com, foto Ansa

Sarà Valerio Valenti per i prossimi 6 mesi colui che proverà a snellire e fluidificare determinate procedure, ma 4 Regioni a guida Pd non hanno voluto siglare l’intesa, così come 6 sindaci di grandi città, (Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Firenze) hanno congiuntamente firmato un documento, col quale chiedono all’esecutivo di non togliere la protezione speciale.

Protezione speciale, senatore Lisei (FDI) a Notizie.com: “Operazione di chirurgia giuridica”

Senatore Marco Lisei, FDI, foto Ansa

Insomma la disobbedienza dem, che ha una evidente regia nella sua segretaria Elly Schlein, ha così deciso quale dovesse essere il terreno di scontro nei confronti della maggioranza: l’immigrazione, l’accoglienza, i permessi di soggiorno finalizzati alla richiesta di lavoro. Il muro contro muro approda così, proprio in questa settimana, al Senato col subemendamento a firma Daisy Pirovano (Lega), Marco Lisei (FdI) e Maurizio Gasparri (FI). Per commentatori e analisti politici, questo subemendamento è servito a compattare la maggioranza, dietro le pressioni soprattutto della Lega, “Pressioni da parte del partito del ministro Salvini? Siamo tutti d’accoro, su questo subemendamento  non ci sono state mai divaricazione su chi volesse  aprire di più o di meno“, lo dice in esclusiva a Notizie.com il senatore Marco Lisei, che per Fratelli d’Italia ha seguito tutto l’iter del provvedimento.

Senatore Lisei, si preannuncia, anzi le opposizioni hanno annunciato battaglia in Senato al subemendamento che porta anche la sua firma..

Questa settimana chiuderemo il provvedimento, andremo in Aula senza relatore, perché le minoranze lo sappiamo, faranno ostruzione, ma sono convinto che alla fine lo licenzieremo”.

In molti hanno detto e scritto che questo subemendamento sia servito a dare prova di compattezza dentro la maggioranza, anche alla luce delle pressioni arrivate dalla Lega. E così?

“Se fossero così  tutte le prove di compattezza, andremo veloci come un treno… Battuta a parte, anzi narrazioni della stampa a parte, non abbiamo vissuto pressioni da parte della Lega. Siamo infatti tutti d’accordo e  su questo subemendamento non ci sono mai state divaricazione su chi volesse  aprire di più o di meno. Non è infatti quella alla protezione speciale una soppressione tout court, ma un’operazione di chirurgia giuridica. Mai esistito un braccio di ferro, glielo dico io che ho seguito tutto l’iter. Bisognava togliere o inibire la protezione speciale, lo abbiamo fatto nel modo più intelligente possibile…”

Senatore Lisei a Notizie.com: “Intervenendo sulla protezione speciale mandiamo un messaggio chiaro”

Migranti, in Aula la battaglia sulla protezione speciale, foto Ansa

Quindi come giudica la presa dei posizione delle opposizioni, Pd su tutte, che nella giornata di ieri segna il passo prima con 4 Regioni “disobbedienti” , poi con 6 sindaci di grandi città che siglano un documento nel quale si chiede a gran voce che la protezione speciale non venga tolta ?

Guardi sono due strategie opposte, quella della maggioranza di governo e la loro…La maggioranza intende disincentivare le partenze illegali in tutti i modi, le partenze ovviamente di coloro che arrivano in Italia senza averne diritto. E vogliamo lavorare con quei Paesi che stipulino relazioni con la nostra nazione. Chi arriva illegalmente da noi, non avrà permessi di soggiorno se non per ragioni umanitarie, perchè scappa da guerre e disperazione. Il nostro è un emendamento che mira a sanare le posizioni illegali, intervenendo sulla protezione speciale mandiamo un messaggio chiaro…”

La principale critica che viene mossa, è che questo strumento di soppressione o comunque di contrazione della protezione speciale, non sia in realtà utile a disincentivare le partenze…

Questo lo stabiliremo col tempo, non abbiamo la sfera di cristallo e poi dovremo tener conto del quadro complessivo. Noi ci basiamo su una logica precisa: per evitare i morti in mare, occorre evitare le partenze. Mare nostrum è la proposta lanciata di nuovo dalla sinistra? Credo che i fallimenti del passato siano sotto gli occhi di tutti e tornando alla “disobbedienza” di quelle regioni a guida Pd, mi sento di dire che la sinistra applica le leggi quando le fa comodo, come nel caso anche dell’iscrizione all’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali…Gli uomini e le donne di Stato, che stanno nelle istituzioni devono sempre applicare le leggi.”

Dietro il documento dei sindaci e la contrapposizione delle 4 Regioni dem, c’è secondo lei la regia unica della segretaria Schlein?

“Credo ci  sia la volontà di dare un segnale e rinnegare quello che ha fatto il centrosinistra nel passato, anche con Minniti e Gentiloni… la sinistra, il Pd vuole far arrivare tutta l’Africa in Italia? Lo spieghino loro poi agli italiani..”

E pure il nostro Paese ha bisogno di immigrati, anche in diversi ambiti professionali?

“Sta al governo stabilire quote e flussi. Ricordo solo che tra poco, tanti non percepiranno più il reddito di cittadinanza, quindi le persone dovranno necessariamente lavorare e il decreto flussi prevede una programmazione anche in questa direzione, su tempi e modi. Anche la dichiarazione dello Stato d’emergenza va in questa direzione, ovvero essere più funzionali e veloci nell’intervenire dove vi è necessità, come nel caso dello svuotamento dell’hotspot di Lampedusa, ma non solo. Ed è curioso che chi ha governato a colpi di dpcm, oggi si dica contrario… E comunque per noi, rimpatriare chi non ha diritto a stare in Italia, resta una priorità”. 

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Luigia Luciani