Un mezzo militare statunitense è passato attraverso le acque che separano i due stati asiatici. Lo ha confermato la Marina Usa, giorni dopo che Pechino aveva organizzato delle esercitazioni belliche (con tanto di simulazione di attacco) intorno all’isola autogovernata
Non è certo una novità che imbarcazioni statunitensi (o comunque guidate dagli Stati Uniti) conducano regolarmente “operazioni di libertà di navigazione” per affermare lo status internazionale delle vie d’acqua regionali, come ad esempio lo Stretto di Taiwan e il Mar Cinese Meridionale. Passare di lì, però, è comunque un passo molto importante a livello geopolitico e diplomatico, soprattutto in un momento storico come quello attuale. Ecco allora che fa particolarmente notizia il fatto che il cacciatorpediniere missilistico USS Milius abbia “condotto un transito di routine nello Stretto di Taiwan il 16 aprile (ora locale) attraverso acque in cui si applicano le libertà di navigazione e sorvolo in alto mare in conformità con il diritto internazionale“. Questa la dichiarazione con la quale la Marina degli Stati Uniti ha confermato l’accaduto in una nota: “La nave è transitata attraverso un corridoio nello Stretto che è al di là del mare territoriale di qualsiasi Stato costiero“.
Si tratta della prima operazione statunitense di questo tipo attraverso il corso d’acqua da gennaio. La settima flotta degli Stati Uniti ha condiviso su Twitter le immagini dell’equipaggio in una delle vie d’acqua più cruciali al mondo per le spedizioni internazionali.
USS Milius (DDG 69) conducted a routine Taiwan Strait transit April 16 (local time) through waters where high-seas freedoms of navigation and overflight apply in accordance with international law.
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— 7th Fleet (@US7thFleet) April 17, 2023
Dal canto suo la Cina ha dichiarato di aver rintracciato una nave da guerra statunitense attraverso lo Stretto di Taiwan, aggiungendo che gli Stati Uniti hanno “aumentato” il transito.
Tensione alta tra Stati Uniti, Cina e Taiwan
Il colonnello Shi Yi, portavoce militare cinese, ha affermato che le truppe nell’area “rimangono sempre ad alto livello di allerta e difenderanno risolutamente la sovranità e la sicurezza nazionale, nonché la pace e la stabilità regionali“. La Cina rivendica Taiwan come suo territorio e ha promesso di portare l’isola sotto il suo controllo un giorno. Rivendica inoltre l’intero Stretto di Taiwan come sue acque territoriali. Il ministero della Difesa di Taiwan ha dichiarato lunedì che durante il transito della nave statunitense, i suoi militari avevano “monitorato attentamente le dinamiche nel nostro mare e nello spazio aereo circostante, e la situazione era normale“.
L’8 aprile la Cina ha lanciato tre giorni di esercitazioni militari intorno a Taiwan, simulando attacchi mirati e un blocco dell’isola. Le esercitazioni sono state una risposta alla recente visita del presidente taiwanese Tsai Ing-wen negli Stati Uniti, dove ha incontrato il presidente della Camera Kevin McCarthy. Pechino si irrita per qualsiasi contatto ufficiale tra Taipei e governi stranieri. Nell’ultimo giorno delle esercitazioni della scorsa settimana, il ministero della Difesa di Taiwan ha dichiarato che 54 aerei cinesi hanno attraversato la zona di identificazione della difesa aerea sud-occidentale e sud-orientale di Taiwan, il dato più alto registrato in un solo giorno dall’ottobre 2021.