La nuova segreteria del Pd colpisce perché da tempo non parla, ma la sua è una scelta: è ponderata e sceglie con cura le sue esternazioni
Un silenzio assenso. E pesante. Molto più di quello che si possa pensare o immaginare. Nessuna polemica, nessun ripensamento sulla scelta di campo fatta, solo che è così, se vi piace. E’ il modo di interagire e interpretare la vita politica di Elly Schlein. La segretaria del Pd, sì, quella nuova, arrivata lassù in cima senza che nessuno se ne accorgesse o la sentisse arrivare, come ha amato dire appena insediata. Proprio lei che, appena giunta al traguardo e davanti a tutti, non faceva che parlare, farsi vedere e, anche, diventare una specie di anti-Meloni per eccellenza. Ebbene, la buona e dolce Elly, direbbe qualcuno, è scomparsa per un po’. A bocca asciutta e senza proferir parola. In tanti, soprattutto tra i benpensanti, laccati uomini e, perché no, pure donne in grigio tra i Dem, subito si sono meravigliati e quasi scioccati dal non vederla o sentirla per giorni.
Ecco, si è già stufata, si è già pentita. Neanche per sogno. D’altronde, la politica moderna è così abituata al “ring quotidiano che, per l’uscita elettorale di Schlein in Toscana dell’altro giorno, si è parlato di «ritorno», come dopo una scomparsa”, scrive con solerzia Repubblica. Niente di più sbagliato, la Schlein è così che si comporta, ma da sempre non dall’altro ieri. E’ una politica portata a scegliere con estrema cura le proprie esternazioni e i propri interventi.
Assente anche dai social, lei che li usa con abitudine
E’ una donna che fa politica in maniera prudente, chissà, forse per essere ancora più incisiva, soprattutto rispetto a chi l’ha preceduta che, in realtà, ha fatto più disastri della grandine. E sono i risultati degli ultimi anni a dirlo, per non parlare di come è stata lasciata l’Italia dal punto di vista organizzativo e burocratico, ma questo è un altro discorso, dove Elly c’entra poco anzi, nulla. E’ strano, conoscendola, che l’assenza dai social, lei che spesso e volentieri li usa, ha fatto parecchio pensare, ma anche qui non c’è nulla di cui meravigliarsi.
A breve si farà sentire o ri-sentire, e da questo punto di vista sarà importante capire se la sua assenza, al di là di una scelta, sia stata detta anche dal desiderio di lasciar spegnere o allentare un po’ i diversi (e continui) malumori interni che vanno avanti dalla sua votazione e nomina alla segreteria dei Dem.